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Sono lontani i tempi in cui i turisti affollavano i luoghi-simbolo della Basilicata

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MATERA – Secondo i rappresentanti delle compagnie aree italiane, il ritorno all’operatività non avverrà prima del 2025. Quello delle agenzie di viaggio non è un grido d’allarme ma un appello perchè si comprenda che a rischiare di scomparire è il settore che rappresenta non solo il tramite per gli spostamenti ma il protagonista della fase di promozione del territorio.

L’esclusione delle agenzie di viaggio e delle guide turistiche dalla seconda finestra dell’avviso pubblico denominato “Pacchetto Turismo” della Regione, apre ancora una volta un tema che si lega in modo indissolubile al destino della Basilicata, capace di attrarre presenze da record, come si è visto negli ultimi anni. La realtà pandemica, oggi, paralizza definitivamente un settore fondamentale e presenta in Basilicata anche qualche incongruenza. La dimenticanza degli uffici regionali stride con la convocazione in Commissione regionale Turismo delle sigle di riferimento del settore prevista il prossimo 10 marzo nel corso del quale si discuterà del futuro del settore.

Le agenzie di viaggio, 70 in tutto, sono riunite in alcune sigle (AdvUnite Aidit Basilicata, Fiavet Campania e Basilicata, M.A.A.V.I Basilicata e Confimi Basilicata) che hanno aperto un dialogo con la Regione già da un paio di mesi; rapporto che a quanto pare non è stato sufficiente a inserire questa categoria fra quelle destinatarie delle economie regionali.

Qualcuno si lascia sfuggire un commento «Le agenzie di viaggi sono quelle che promuovono, organizzano e gestiscono i pacchetti turistici.
Siamo l’anello iniziale della catena, quello fondamentale ».

Il settore è fermo da 14 mesi nel corso dei quali a sostenere aziende a zero guadagni sono stati i fondi della cassa integrazione. Gaetano Lionetti, gestisce l’omonima agenzia che era una delle più attive: «Possiamo ragionare solo a partire dal 2022. I fondi per il nostro settore era stato previsto nella prima finestra del bando». In quella occasione dei 12,5 milioni disponibili, alle agenzie andarono 220 mila euro. «Credo sia importante sottolineare il nostro ruolo che ha gestito per anni richieste sia per i convegni che per tutte le altre attività di promozione del territorio – prosegue Lionetti – la nostra era un‘attività che si svolgeva in concorrenza con altre destinazioni e che per questo richiedeva professionalità e velocità nelle risposte. In questo modo la «Basilicata ha potuto essere valorizzata nel modo migliore».

A descrivere Matera e le sue bellezze millenarie ci sono anche le guide turistiche, il primo anello di congiunzione dei visitatori con il territorio. Luigi Mazzoccoli commenta così l’amnesia della Regione: «Siamo in prima linea con i turisti e abbiamo la responsabilità di lasciare un buon ricordo. Il sostegno ci dovrebbe spettare perchè siamo tutti autooccupati; se non lavoriamo non guadagniamo niente. La pandemia – spiega ancora Mazzoccoli – ci ha segnati in modo profondo eliminando prima i trasferimenti fra regioni e aggiungendo anche le ulteriori limitazioni da zona rossa.

La settimana di Pasqua per noi aveva sempre segnato uno dei momenti più alti della stagione ma non sarà così. Alla dimenticanza della Regione Basilicata per fortuna ha sopperito il Governo riconoscendoci ristori consistenti erogati dal Mibact attraverso un apposito bando. Ai vertici regionali chiediamo che si ricordino di noi che non siamo invisibili ma ogni giorno portiamo le città e i territori in tutto il mondo grazie ai nostri contatti diretti».

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