X
<
>

La conferenza stampa a Matera della Filcams Cgil

Condividi:
3 minuti per la lettura

MATERA – «Il 95 per cento delle aziende del settore turistico al Sud ha problemi, questo è un dato dell’ispettorato nazionale del lavoro che certifica una situazione di illegalità e di sofferenza a cui si aggiunge poi anche la precarietà di un lavoro stagionale, difficilmente utile come primo reddito, con moltissime incognite e con un pagamento incerto e un contratto nazionale che non si rinnova da 5 anni». Marcella Conese segretario provinciale della Filcams Cgil racconta così la situazione del comparto presentando l’iniziativa portata avanti con la Rete degli studenti medi e che punta di fatto ad una serie di iniziative che partiranno il 14 di luglio a Matera con un flash mob e continueranno poi con un volantinaggio sulla spiaggia a Policoro e un’altra serie di appuntamenti sempre di informazione e conoscenza delle condizioni del settore sulla fascia jonica.

«I numeri parlano di una evidente precarietà in Italia e il Sud e la Basilicata non fanno eccezione. In Italia contiamo su 353mila addetti del settore» spiega Marcella Conese, «ma solo il 9 per cento dei contratti sono a tempo indeterminato. Gli altri a tempo determinato o con voucher o altre forme di precariato. In provincia di Matera gli addetti sono 4500 tra campeggi, agenzie viaggi, bar, ristoranti e parliamo di un personale che non può fare affidamento su questo reddito come principale. Ci sono poi una serie di difficoltà o di storture come la riduzione della Naspi che oggi è la metà del periodo di lavoro e questa è una tutela ancora inferiore per un lavoratore. Non basta detassare mance e scontrini. Serve ben altro. A cominciare da un nuovo contratto del settore turismo che da 5 anni si sta tentando di definire ma senza riuscirci».

Una situazione che porta anche ad una serie di fenomeni di esternalizzazione di alcuni servizi che contribuiscono ulteriormente ad evidenziare la situazione di sostanziale precarietà.

Di difficoltà anche nel recupero dei crediti vantati dai lavoratori e di una aumento delle situazioni vertenziali parla anche Michela Carmentano della segreteria generale provinciale della Cgil materana nell’evidenziare le difficoltà che ci sono per quanto riguarda il settore. Prospero Tantone infine della rete degli studenti medi sottolinea la necessità di conoscere le condizioni in cui si lavora in questi settori ma anche la volontà che i giovani avrebbero anche di avvicinarsi a questo tipo di occupazioni fermo restando che poi ci sono gli ostacoli derivanti da una difficoltà reale di poter svolgere alcune mansioni. Non c’è dunque un problema di una difficoltà di trovare personale ma un’impossibilità di avere personale che possa riuscire a sostenere le condizioni che ci sono all’interno del settore.

Questo il grido di allarme e di preoccupazione che la Filcams Cgil ha lanciato nell’ambito di questo tipo di iniziativa che ha evidentemente una matrice nazionale ma una ricaduta evidente a livello locale. «Questo settore oggi è molto importante» conclude la Conese, «perchè è quello che ci è rimasto per cui bisognerebbe difenderlo ma oggi non ci si deve meravigliare se i giovani preferiscono andar via piuttosto che entrare in queste condizioni nel mondo del lavoro».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE