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Turisti a Matera

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Turismo a Matera, i dati dei primi 9 mesi del 2023 sul sito Apt segnalano oltre 300mila presenze e 483mila arrivi. Stranieri quasi al 50% in più del 2019 e presenze praticamente allo stesso livello

MATERA – Trecentomila arrivi e 483mila presenze. E’ questo il dato relativo ai primi nove mesi del 2023 fornito nelle settimane passate da Apt Basilicata che segnala l’andamento turistico nella città di Matera facendo emergere in maniera tangibile elementi che erano già stati sottolineati dalle testimonianze di questi ultimi mesi ma che diventano molto chiari lasciando parlare i numeri.

In generale c’è un aumento consistente dei numeri rispetto al 2022 ad una media di circa il 20 per cento con cifre che schizzano in avanti di oltre il 40 per cento per quanto riguarda la presenza di turisti stranieri ben al di sopra anche del 2019. E’ chiaro che in quest’ultimo caso il segno negativo relativo al confronto per le presenze di italiani viene compensato ampiamente dall’aumento esponenziale dei turisti stranieri ma il totale di presenze è pressocchè identico.

I DATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2023

In numeri assoluti si parla di 300.654 arrivi e 483.530 presenze di cui 148.840 arrivi e 243.092 presenze nelle strutture alberghiere e 151.814 arrivi e 240.438 presenze in quelle extraalberghiere. Numeri che segnalano un deciso passo in avanti grazie soprattutto agli stranieri. In totale infatti sono quasi il 50 per cento degli arrivi 141.270 su 300mila e più del 40 per cento delle presenze 226.379 su 483.530. In quest’ottica si vede come i dati sono tutti sostanzialmente in positivo con l’unico elemento negativo che riguarda le presenze di italiane nelle strutture alberghiere che ha un calo minimo di 1,7 per cento.

Inoltre c’è da considerare rispetto ai totali che gli arrivi totali fino a settembre (cioè in 9 mesi) sono poco inferiore ai 316mila dell’intero 2022 che pure aveva avuto numeri importanti. C’è inoltre da considerare come gli stranieri preferiscano leggermente le strutture alberghiere rispetto a quelle extraalberghiere. Nel novero delle presenze si conta infatti 74mila e 74mila mila arrivi tra italiani e stranieri nelle strutture alberghiere con un chiaro 50%. Mentre 85mila arrivi di italiani e 66mila stranieri nelle strutture extraalberghiere con un 60 per cento di italiani e 40 di stranieri.

Sui mesi quello migliore in assoluto è risultato agosto con 52.405 arrivi e 79.947 presenze seguito da settembre con 47.560 arrivi e 75.770 presenze.

Il mese più “fiacco” dell’anno risulta finora febbraio ma in generale i dati dei primi tre mesi sono decisamente più bassi della media degli altri sei. Con arrivi tra i 12 e i 17mila mentre negli altri mesi il dato più basso di aprile segna quota 34mila.

IL RAFFRONTO CON IL 2022

Il dato complessivo dopo nove mesi del 2023 è di poco inferiore come arrivi al dato complessivo di 12 mesi del 2022. Parliamo di 300mila arrivi a settembre 2023 contro i 316 mila totali del 2022. Il segno che si legge è generalmente positivo con un +22,2 per cento di arrivi e un + 19 di presenze nel 2023. In maniera più generale poi emerge la differenza tra italiani e stranieri. Nel primo caso vi è una sostanziale tenuta con differenze percentuali minime nelle strutture alberghiere e un +11 per cento in quelle extralberghiere, nel secondo caso invece vi sono numeri in netto aumento con + 39,9 di arrivi e 35,7 di presenze nelle strutture alberghiere e un + 52% di arrivi e 46,6 di presenze in quelle extralberghiere che segnano una forbice significativa.

Tanto che nel raffronto complessivo l’aumento di italiani totale si ferma al 7,1 % di arrivi e 4,7% di presenze mentre quello degli stranieri sale al 45,5 per cento di arrivi e 40,7% di presenze. Rispetto ai diversi mesi si vede complessivamente un aumento generale dei dati anche nei primi mesi dell’anno che rimangono quelli con meno arrivi ma comunque con una tendenza al leggero rialzo. Agosto si conferma il mese migliore per i numeri ma il balzo in avanti di settembre si conferma e costituisce evidentemente una costante che potrà confermarsi anche per il futuro.

IL RAFFRONTO CON IL 2019

Se negli anni passati il 2019 veniva costituito una sorta di stella polare del turismo. I dati del 2023 sembrano in qualche modo anche se in parte poter rompere questa sorta di tabù. Il paragone risulta ancora inclemente e con molti segni positivi ma qualche sorpresa. Innanzitutto il numero degli arrivi è pari quasi a quello del 2019 si parla di 0,7% in meno mentre più corposo il 13,9% in meno delle presenze. Un dato che si riflette anche sulle diverse strutture con un 1,1 in più del 2019 di arrivi nelle strutture alberghiere è un 2,3 in meno in quelle extraalberghiere.

Mentre il segno delle presenze è comunque in negativo tra il 13,1 delle strutture extralberghiere e il 14,6 di quelle alberghiere. La vera e grande differenza è su turisti italiani e stranieri. Gli stranieri sono in aumento di quasi il 50 per cento rispetto al 2019 sia nelle strutture alberghiere (56,1% arrivi in più) sia extralberghiere (50,7% arrivi in più). Altrettanto evidente il calo degli italiani rispetto al 2019 con un 25,5% nelle strutture alberghiere e un 23,3% in quelle extralberghiere.

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