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Mario Morelli

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“La realtà è che l’amministrazione comunale su Barilla non ha fatto nulla. Avrebbe potuto procedere attraverso i nuovi strumenti previsti dal regolamento urbanistico della perequazione ad esempio o attraverso l’esproprio con la dichiarazione di interesse pubblico dell’area. Né tutte le idee chiare di cui il sindaco ha parlato sono mai state sottoposte al Consiglio comunale per dare un qualche indirizzo di scelta”. E’ molto dura la presa di posizione di Mario Morelli consigliere comunale di Fratelli d’Italia rispetto a quanto avvenuto sull’area Barilla con l’acquisizione da parte di un privato dell’intera area mentre il pubblico che pure aveva ventilato più volte quest’ipotesi non è intervenuto in alcun modo.

Cosa pensa abbia fatto l’amministrazione in questi anni su Barilla?

“Il sindaco ha dichiarato che si è impegnato fino all’ultimo per tentare di acquistare al patrimonio pubblico il compendio Barilla, tanto da proporre persino un mutuo ed ha fatto riferimento a bozze di proposte progettuali. Quello che posso dire io è che Fdi è venuta a conoscenza, ma penso anche il resto dei consiglieri, di questa attività del sindaco solo dal suo comunicato stampa. Di certo ha condotto un’attività a titolo personale non mi risultano atti di indirizzo, deliberazioni di consiglio o di giunta che danno mandato ad acquistare il compendio. Ha dichiarato che l’amministrazione aveva già le idee chiare sul da farsi ma anche questo mi pare in contrasto con le scelte fatte da quest’amministrazione su Barilla”.

Cosa è stato previsto all’interno del regolamento urbanistico approvato?

“E’ stata approvata la stessa disciplina transitoria prevista nell’adozione del 2017 dall’amministrazione De Ruggieri che doveva essere un punto di avvio di un ragionamento che però non si è completato. Una sola modifica è stata apportata al testo del 2017 che prevedeva l’ attuazione indiretta tramite piano operativo. Ora la versione approvata dall’amministrazione Bennardi prevede sempre l’attuazione indiretta ma tramite strumento attuativo o Programma integrato assistito da convenzione urbanistica o altro atto equivalente previsto dalla legislazione vigente in materia, di iniziativa pubblica, privata o mista. Nella sostanza non cambia nulla nelle due versioni. E’ indubitabile che questa posizione non è segno di idee chiare e questo è l’unico atto formale prodotto dall’amministrazione Bennardi per l’area Barilla”.

Quali sono le prospettive che possono riguardare Barilla visto quanto previsto nel regolamento urbanistico?

«Il testo contenuto nel regolamento urbanistico prevede che “Gli interventi di rigenerazione urbana, oggetto di progettazione unitaria, sono finalizzati all’introduzione di nuove destinazioni d’uso congruenti con l’obiettivo di potenziare e qualificare l’offerta della città di Matera in termini di dotazioni ricettive, culturali, terziarie, del tempo libero e del benessere. Il RU ammette nei limiti della SUL esistente, le seguenti destinazioni d’uso di cui all’Art.9: Pe-Pubblici esercizi, Pc-Commercio, Ps-Servizi, Servizi collettivi e Pubblica Amministrazione, Par1 e Par3-Attività artigianali.

Gli interventi devono assicurare il rispetto degli standard urbanistici e la dotazione di parcheggi pertinenziali in riferimento alle destinazioni d’uso previste. Gli interventi sono subordinati al rispetto dei seguenti limiti che riguardano la superficie coperta max pari al 60% della superficie dell’area perimetrata come Impianto tecnologico; le destinazioni d’uso commerciali Pc non possono superare il 20% della SUL realizzabile; non sono ammesse destinazioni residenziali, ad eccezione di quelle necessarie alla funzione di guardiania per una SUL max pari al 2% della SUL realizzabile”.

Il fatto che un privato abbia acquistato un’area come quella Barilla è una soluzione preferibile a quella pubblica oppure la considera una notizia non positiva?

“Visto come sono andate le cose questa non è una notizia negativa. L’amministrazione avrebbe potuto intervenire sull’area Barilla con il regolamento urbanistico nel quale la novità è quella di poter acquisire aree di interesse pubblico tramite esproprio o tramite perequazione urbanistica. Acquisendo dunque l’area attraverso questa strada che era prevista nel regolamento. Una strada riguardante aree di proprietà privata di interesse pubblico. Queste operazioni che si potevano fare non sono state fatte.

E’ questa la motivazione che fa pensare che quest’amministrazione non aveva nessuna visione sulla Barilla. Lo strumento per mettere in campo l’acquisizione andava fatto attraverso le norme a disposizione del Comune. Altra opzione perseguibile era attivare le procedure per il vincolo di interesse pubblico su quell’area ed automaticamente poi espropriare. Ci fu nell’amministrazione comunale precedente la proposta di due consiglieri comunali per attivare le procedure per il vincolo di interesse pubblico su quell’area”.

Quale è oggi la prospettiva più concreta per quell’area?

“Il fatto che oggi ci sia un interlocutore certa con cui dialogare e confrontarsi mi pare una notizia assolutamente positiva. Si è sbloccata la situazione. Parliamo di un’area che ha un valore intrinseco. Adesso ci si dovrà sedere attorno ad un tavolo con atteggiamento positivo per la riqualificazione”.

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