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Dal 29 marzo Imma Tataranni tornerà a percorrere strade e vicoli di Matera per le riprese della seconda serie della fiction di successo di Raiuno, prevista per l’autunno 2021. Per Matera è l’occasione per puntare ancora una volta su una immagine della città, legata da tempo a fiction televisive, come “Sorelle” e che vede anche nel cinema internazionale un veicolo fondamentale da cui ripartire dopo la fase più difficile della pandemia. Ne parla l’assessore alla cultura, Tiziana D’Oppido.

Quanto dureranno le riprese e in che zone della città?
«Le riprese sono cominciate a Roma con le scene in interni qualche settimana fa e si sposteranno a Matera a fine marzo. Dureranno circa quattro mesi e saranno ambientate principalmente in città, ma si sposteranno anche in Val d’Agri, a Marsicovetere, Marsico Nuovo, Viggiano e Abriola. A Matera, le riprese interesseranno soprattutto il centro storico e i Sassi. La produzione ha già versato l’importo relativo ai diritti d’immagine a cui abbiamo applicato riduzioni perché vengono utilizzate maestranze e professionalità del posto; uno degli scopi di ospitare le produzioni è proprio quello di creare occupazione e di incentivare le ricadute turistiche su tutta la città. Il Comune collaborerà anche alla realizzazione delle riprese con il supporto degli uffici interessati (Cinema, Polizia Locale, Traffico, Ztl, Cultura e Turismo, Manutenzione Urbana, Patrimonio, Sassi, Opere Pubbliche) per il rilascio delle autorizzazioni».

Sono state chieste misure particolari dal punto di vista sanitario sul set?
«Il Comune autorizza la produzione a condizione che provveda a rispettare tutte le misure sanitarie previste dal Dpcm. In uno dei nostri incontri, la produzione ci ha comunicato di aver investito grosse somme per preservare la sicurezza del cast e della troupe. Ormai questa è una voce di spesa imprescindibile.

Come considera questa seconda serie di riprese, una sorta di prova generale in vista della ripresa?
«Dato l’indiscutibile successo di pubblico della serie, anche in replica, non possiamo che considerare un ottimo segnale il fatto che si sia deciso di girare a Matera anche la seconda stagione. E’ una produzione a cui teniamo molto, abbiamo fatto e faremo del nostro meglio per costruire una collaborazione solida e fattiva con la Ibc Movie Srl di Beppe Caschetto.
Stiamo puntando molto sullo sviluppo del cinema per farci trovare pronti nel post pandemia.
No time to die, ultima pellicola della serie di James Bond, ha definitivamente sdoganato Matera come set cinematografico adatto a tutti i generi cinematografici. Molte produzioni internazionali stanno dimostrando un vivo interesse verso Matera, il che evidenzia ampi margini di crescita con importanti ricadute sul piano dell’occupazione e dell’economia locale; inoltre in questi mesi abbiamo avviato collaborazioni con Netflix, Amazon Prime, Rai e ITV Movie per la realizzazione di documentari, fiction, spot pubblicitari e programmi televisivi. Stiamo intrecciando i rapporti con la Lucana Film Commission e col Gal Start 2020, per allargarci al territorio limitrofo. Intendiamo incentivare il cineturismo attraversi percorsi, rassegne e festival, avviare il Centro sperimentale di cinematografia, realizzare Cinemappa, creare un hub cinema che coinvolga scuole, associazioni e maestranze locali nel processo. Ed è di pochi giorni fa la notizia che il corto Enzo, De Gasperi e la Bolex Paillard del regista lucano Delio Colangelo, girato a Matera nel 2019 e di cui il Comune ha autorizzato le riprese e seguito la produzione, è stato selezionato al Giffoni Film Festival».

Come considera, anche da scrittrice, questo particolare momento per le autrici e per le storie di donne?
« È un periodo di grande successo per le autrici, la loro voce comincia a farsi sentire forte e chiaro, i personaggi proposti attirano lettori e spettatori. Si comincia anche a superare il preconcetto secondo cui le donne scrivono solo rosa. Non è vero. Scrivono, e bene, anche gialli, thriller, fantascienza, noir, romanzi di genere e non. Basti pensare ad alcuni dei grandi successi degli ultimi anni e mesi: “Imma Tataranni Sostituto Procuratore”, “Le indagini di Lolita Lobosco”, “L’amica geniale” e decine di eccellenti prodotti internazionali, come Bridgerton, Enola Holmes, Dix pour cent.
Da ciò salta all’occhio anche il ruolo rilevante che in questo processo hanno ormai assunto le piattaforme streaming con l’autoproduzione o la distribuzione esclusiva di molti film e serie televisive. Ben venga in questo senso anche la diffusione nel mondo editoriale e cinematografico italiano delle sezioni di pitch, le presentazioni-lampo applicate al cinema, già prassi da anni all’estero, soprattutto nei Paesi anglosassoni. Incidentalmente questi primi esperimenti sono portati avanti da donne del settore».

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