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«La cancellazione degli spettacoli di Potenza e di Melfi sono un atto “violento” di imposizione di un pensiero, che non lascia spazio alla libertà individuale di scegliere i propri percorsi di formazione e informazione»

MATERA – L’Associazione RiSvolta scende in campo per rispondere con fermezza ai comunicati di don Filippo Lombardi, dei consiglieri regionali Pace, Bradascio e Spada e del presidente della Commissione per le politiche sociali del Comune di Matera Gaspare L’Episcopia, nei quali viene preso di mira lo spettacolo teatrale “Fa’afafine”, che sarà di scena a Matera il 12 e 13 marzo all’interno del programma dei Teatri Uniti di Basilicata.

Nei tre comunicati, si attacca la cosiddetta teoria del gender, facendo appello alle famiglie, ai docenti e ai presidi affinché tutelino i ragazzi dalle “ingerenze destabilizzanti” dello spettacolo e della teoria stessa. In primo luogo, si fa presente che la nostra Costituzione all’articolo 7 recita: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani”. Il nostro è dunque uno Stato laico e la scuola italiana è una scuola laica. La Chiesa, con la sua visione religiosa e spirituale, può indicare una via da seguire, ma chiarendo – per onestà intellettuale – il confine tra religione e scienza, tra verità religiosa e verità scientifica. Al contrario da quanto affermato da don Lombardi, il bello, il vero e il bene non sono appannaggio esclusivo delle dottrine religiose (sarebbe presuntuoso pensarlo), ma appartengono anche alla società civile laica, all’arte, alla musica, al teatro, alle piccole cose del quotidiano.

Le famiglie, la scuola e i presidi hanno il compito di creare cittadini liberi di scegliere per sé stessi i valori in cui credere, con coscienza e consapevolezza. La religione ne indica alcuni, ma questi possono scontrarsi con tanti altri valori che nascono dall’evoluzione culturale della società.

La Chiesa cattolica sembra essere arroccata su delle posizioni precostituite ed intransigenti, rifiutando un sereno e costruttivo confronto con chi si fa portavoce di una diversa concezione del bello, del vero e del bene.

L’Associazione RiSvolta è presente sul territorio materano da quasi un anno ed è impegnata in opere di sensibilizzazione e di divulgazione scientifica sul tema della parità dei diritti contro ogni tipo di discriminazione. Pertanto, ritiene inammissibile che ancora oggi possano essere volutamente diffuse informazioni scorrette che hanno lo scopo di inculcare paure e timori.

Qualora non fosse ancora chiaro, si ribadisce ancora una volta che NON esiste una teoria del gender, fantomatica invenzione di gruppi cattolici, che utilizzano in modo volutamente confuso termini e concetti sull’identità sessuale. Si ricorda che in letteratura esistono gli studi scientifici di genere (in inglese Gender Studies), un campo di studi multidisciplinare che analizza gli aspetti sociali e culturali all’origine delle disparità di trattamento tra uomini, donne e minoranze (tra cui anche quella omosessuale) e che ha contribuito notevolmente alla riduzione del pregiudizio e delle discriminazioni basate sul genere e sull’orientamento sessuale. Pertanto, gli studi di genere hanno come obiettivo proprio la tutela e il rispetto della diversità e della complessità della natura umana. La comunità scientifica internazionale è concorde con i risultati di questi studi.

Nei comunicati sopracitati si legge inoltre che lo spettacolo teatrale è “destabilizzante e fuorviante” e insinua “dubbi o accende desideri che possono nuocere a un sano percorso educativo”. Si fa presente che l’identità sessuale di una persona non può essere modificata dalla semplice visione di uno spettacolo teatrale.

Favorire un sano percorso educativo vuol dire fare corretta informazione e descrivere la realtà come effettivamente è, anche nella sua complessità, piuttosto che ometterne una parte, quella che più spaventa. La corretta informazione ha la funzione di chiarire e aiutare ad orientarsi, affinché ogni bambino possa esprimere la sua natura e le sue specificità, senza paura e senza traumi. L’educazione alle differenze ha come obiettivo la conoscenza e il rispetto della diversità e dell’altro, per prevenire pregiudizi, stereotipi e discriminazioni che spesso sfociano in fenomeni come bullismo, e quindi, in comportamenti aggressivi e violenti. Ostacolare questo tipo di educazione crea terreno fertile alla diffusione di fenomeni discriminatori e violenti, che sono in antitesi con i valori stessi del Vangelo.

Facendo riferimento alle affermazioni dei Consiglieri regionali Pace, Bradascio e Spada, è del tutto inappropriato parlare di “approccio altamente ideologico”, in quanto non vi è nulla di ideologico nel raccontare la realtà per quella che è. È inoltre evidente la loro volontà di creare allarmismo, utilizzando espressioni palesemente esagerate quali “attacco violento alla figure dei genitori e della famiglia”.

Risulta quantomeno imbarazzante, per la futura capitale europea della Cultura, che il presidente della Commissione per le politiche sociali del Comune di Matera possa esprimersi in modo così discriminatorio e mistificatorio.

La cancellazione degli spettacoli di Potenza e di Melfi sono un atto “violento” di imposizione di un pensiero, che non lascia spazio alla libertà individuale di scegliere i propri percorsi di formazione ed informazione. L’augurio che l’Associazione RiSvolta si fa è che i materani possano essere liberi di vedere questo spettacolo, vincitore peraltro di numerosi premi internazionali, affinché ognuno si renda conto autonomamente dei contenuti dello stesso e lo giudichi dopo averlo visto, non sulla base di un pre-giudizio.

Si ringrazia il Consorzio Teatri Uniti di Basilicata per averlo messo in programma e il presidente Dino Quaratino per la professionalità e la puntualità della nota da lui pubblicata in difesa della loro scelta artistica.

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