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Grandi sorrisi e strette di mano e massima cordialità dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin che oltre agli appuntamenti istituzionali in questi giorni lucani si è ritagliata anche un paio d’ore per un appuntamento strettamente politico da esponente del Pdl e non da ministro.

Il messaggio che il ministro, ricostruendo il lavoro di questi mesi e gli obiettivi futuri, ha dato ai candidati materani per le prossime regionali è stato molto preciso: «non ci sono battaglie impossibili e io che sto affrontando la sfida più difficile cioè quella della sanità ne sono la prova».

All’appuntamento di ieri sera insieme al ministro erano presenti all’Hotel San Domenico  il coordinatore provinciale Cosimo Latronico e quello regionale Guido Viceconte che hanno tra l’altro preannunciato altre presenze illustri in queste settimane da ministro dell’Infrastrutture Lupi a quello degli Interni »Alfano: «non esistono le battaglie impossibili, il sistema si può rinnovare e si può cambiare. In quattro mesi malgrado tutto abbiamo centrato il non aumento dei ticket con un taglio di circa 2 miliardi di euro» ha spiegato la Lorenzin, «in più abbiamo evitato tagli per 1,6 miliardi che avrebbero chiuso il sistema di convenzioni in questo paese ed ancora abbiamo puntato sui farmaci innovativi, sarà fatto entro Natale un patto della salute. Potremo chiudere nel 2014 la riforma del sistema sanitario.

Dobbiamo pensare di poter uscire dalla crisi anzi dico che noi ne usciremo ma per farlo bisogna dire la verità, fare scelte coraggiose ed anche impopolari. Da questa crisi si esce cambiati, diversi o non si esce affatto.

Dovremo sfruttare l’occasione che ci verrà data dalla guida del semestre europeo e avviare quel processo di riforma dello Stato e quella legge elettorale che sono passaggi fondamentali per uscire dallo stallo.

Il tutto» ha concluso la Lorenzin, «da protagonisti assoluti come partito che recupera la sua missione originaria che è quella di saper innovare l’Italia. Per riprenderci poi l’Italia, vincere le prossime elezioni politiche. In questo senso cominciare dalla Basilicata non ci dispiacerebbe affatto».

p.quarto@luedi.it

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