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POTENZA – Sono arrivate da Lagonegro, ancora una volta, le sorprese più eclatanti della giornata di presentazione di liste e candidature nei 14 centri lucani che il 14 e il 15 maggio andranno al voto per il rinnovo di sindaci e consigli comunali. A scuotere il comune della Valle del Noce è stata la ricusazione di 2 delle 4 liste presentate: quella capeggiata dalla consigliera comunale uscente Concetta Iannibelli, referente locale del partito di Carlo Calenda, Azione, e dell’ex governatore Marcello Pittella; e quella capeggiata da un altro consigliere comunale uscente come Antonio Brigante, più vicino a posizioni di centrodestra. Se non verranno accolti i ricorsi in preparazione alla commissione elettorale, quindi, a contendersi la fascia tricolore dovrebbero restare l’esordiente Salvatore Falabella, per il centrosinistra, e l’ex sindaca Maria Di Lascio per il centrodestra, eletta a settembre del 2021 ma decaduta dall’incarico a ottobre dell’anno scorso a causa delle dimissioni di 7 consiglieri comunali in seguito al suo arresto nell’ambito dell’inchiesta dei pm di Potenza sulla “mala politica” e la sanità lucana.

Alla base della ricusazione delle liste di Iannibelli e Brigante ci sarebbero il ritardo nella presentazione delle stesse, rispetto alla scadenza delle 12 di ieri, ma anche – soprattutto nel caso di Brigante – problemi nelle firme a sostegno delle stesse. In nessuno dei 14 centri lucani chiamati alle urne si superano i 15mila abitanti, pertanto non è previsto il secondo turno, quello di ballottaggio tra i candidati più votati. Il tutto, quindi, si risolverà nella prima e unica tornata elettorale con i risultati che saranno resi noti nello tesso pomeriggio di lunedì 15 maggio, non appena ultimato lo spoglio elettorale.

Per gli equilibri politici regionali, tra gli schieramenti e all’interno degli stessi, è il voto nei comuni più grandi quello che desta maggiore curiosità. A Lavello, infatti, il centrodestra punta a scalzare il centrosinistra dopo 10 anni di un’amministrazione targata Pd come quella del sindaco uscente, Sabino Altobello. All’interno della coalizione che dal 2019 governa la Regione, però, è sempre più forte l’istinto di marcare il territorio in vista delle consultazioni dell’anno prossimo per il rinnovo del parlamentino lucano.

Oltre che a Lagonegro si torna al voto dopo un periodo di commissariamento anche in altri due comuni. A Tricarico, in particolare, si è arrivati alla nomina del commissario, Emilia Felicita Capolongo, da parte del prefetto Sante Copponi, dopo che sette consiglieri comunali su 12, a luglio dell’anno scorso, si erano dimessi provocando la decadenza del sindaco Vincenzo Carbone, eletto nel maggio del 2019. A Scanzano Jonico, infine, si va al voto dopo la mancata proclamazione del sindaco Mario Altieri, per una causa di incandidabilità emersa al termine dello scrutinio da cui era uscito vincitore, nel 2021, dopo due anni di gestione commissariale del viceprefetto in quiescenza Rosalia Ermelinda Camerini, seguiti allo scioglimento del comune per il rischio di infiltrazioni mafiose.

Altri Comuni al voto sono Atella, Fiorenza, Genzano, Muro lucano, Pietrapertosa, Pignola, Ruvo Belmonte, Sasso Castalda, Vaglio, Tricario.

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