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Angelo Chiorazzo

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In caso di intesa tra Pd e M5s su un altro nome per il Centrosinistra alle Regionali in Basilicata si teme che il re delle coop Angelo Chiorazzo possa restare comunque in campo

POTENZA – Potrebbe non essere più sufficiente un’intesa tra Pd e Movimento 5 stelle per mettere assieme un unico fronte contro il centrodestra.
E’ questa la riflessione che si va facendo largo in vista dell’incontro di venerdì tra i vertici del centrosinistra lucano. Incontro convocato da democratici e pentastellati dopo la presa d’atto, lunedì a Roma, dell’indisponibilità dei secondi a un’intesa preventiva sulla candidatura a governatore di Angelo Chiorazzo.

Come pure sull’indizione di consultazioni primarie in cui lo stesso Chiorazzo potrebbe ancora giocarsi la candidatura, dopo le fughe in avanti sul suo nome e i “no” arrivati da diversi componenti della coalizione in costruzione.
A lanciare l’allarme, lunedì sera durante una riunione dei vertici del Pd lucano, è stato l’ex ministro Roberto Speranza. Lo stesso Speranza a fine ottobre aveva sospinto la direzione dell’ex partito-regionale a una dichiarazione di sostegno al re delle coop, lanciato nell’agone politico come candidato governatore, qualche giorno prima, dai laici cattolici di Basilicata casa comune.

SPERANZA RILANCIA CHIORAZZO ALLA GUIDA DEL CENTROSINISTRA IN BASILICATA

L’ex ministro, ripercorrendo quanto avvenuto all’epoca, ha ribadito di aver avuto garanzie dal capo politico del Movimento 5 stelle, l’ex premier Giuseppe Conte, sul raggiungimento di un’intesa per la costruzione di una coalizione giallo-rossa guidata dall’imprenditore di Senise. Quindi si sarebbe mostrato ancora fiducioso nella possibilità di un ravvedimento dei pentastellati lucani dopo la tumultuosa riunione di inizio dicembre, che ha visto il tentativo di mediazione dell’ex premier affondare sotto i colpi dei detrattori di Chiorazzo e del Pd.

Di qui l’idea di riproporre al tavolo degli alleati, anche venerdì, la convergenza sul nome del re delle coop, o di indire elezioni primarie. A spingere in questa direzione, però, vi sarebbe anche la constatazione di un Chiorazzo già in piena campagna elettorale che difficilmente, a detta di Speranza, accetterebbe di farsi da parte se Pd e 5 stelle dovessero orientarsi su un altro nome. Finendo per spaccare il fronte del centrosinistra come sta accadendo in Sardegna. Dove un ex governatore del Pd come Renato Soru, sostenuto anche da diversi dissidenti del Pd isolano, rischia di compromettere le chance di successo dell’alleanza giallo-rossa guidata dalla pentastellata Alessandra Todde.

Per ribadire il concetto, quindi, ieri è intervenuto ancora una volta il segretario regionale dei democratici, Giovanni Lettieri, confermando il sostegno alla candidatura di Chiorazzo, e rilanciando le primarie di coalizione come strumento «utile a determinare, senza veti e imposizioni, una leadership condivisa nel centro sinistra».

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