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Vito Bardi, Eustachio Follia e Piero Marrese

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Presentate 13 liste per 258 candidati alle Regionali in Basilicata, il governatore uscente stacca con 7 liste il candidato di Pd-M5s Marrese, fermo a 5, e Follia (con la sola Volt)


POTENZA – È salito a due liste di distacco il vantaggio del governatore uscente, Vito Bardi, e del suo centrodestra “allargato” sul rivale del “campo progressista” lucano, Piero Marrese. Mentre Eustachio Follia resta in corsa col sostegno esclusivo di Volt. In totale presentate 13 liste tra venerdì e ieri, per 258 aspiranti consiglieri regionali complessivi.
È questo il verdetto finale della due giorni di presentazione delle candidature per il voto del 21 e 22 aprile in Basilicata.

Da sciogliere, in realtà, resterebbe il caso che è montato attorno a una delle liste di aspiranti consiglieri regionali che sostengono Bardi, “La vera Basilicata”. Dal momento che alcune delle sue sottoscrizioni sarebbero state portate nell’ufficio circoscrizionale di Matera a tempo scaduto, infatti, non è esclusa una ricusazione. Mentre a Potenza il simbolo resterebbe regolarmente in corso.
In un’eventualità di questo tipo, ad ogni modo, è probabile un ricorso dei ricusati. Quindi la vicenda finirebbe al vaglio del Tar.

GLI EFFETTI DEI CAMBI DI CASACCA

La presentazione di liste e candidature, che si è conclusa ieri, ha visto anche salire virtualmente da 10 a 14, a legislatura ormai scaduta, i consiglieri della maggioranza uscente in Consiglio regionale. Tanti sono, infatti, quelli ricandidati nelle liste di Bardi, con l’approdo nel centrodestra di Marcello Pittella (Azione), più Gino Giorgetti (ex Movimento 5 stelle), Mario Polese e Luca Braia (Italia viva).

Solo altri 4 consiglieri uscenti, invece, sono in corsa per un ulteriore mandato col centrosinistra: Roberto Cifarelli (Pd); Massimo Zullino e Giovanni Vizziello (Basilicata oltre); e l’ex M5s Gianni Leggieri, in corsa con la lista “Basilicata casa comune”.
Gli unici due consiglieri uscenti non ricandidati, quindi, sono Carlo Trerotola, nel 2019 candidato governatore della coalizione di centrosinistra, e il pentastellato Giovanni Perrino, che a differenza di Leggieri ha deciso di restare nel Movimento e farsi da parte per rispetto del limite dei due mandati.

REGIONALI IN BASILICATA, NON SOLO LISTE E CANDIDATI, POLEMICHE ANCHE SUL SONDAGGIO PRO BARDI

La giornata di ieri è stata segnata anche da un primo scontro a distanza tra Bardi e Marrese. Il primo, infatti, ha rilanciato il sondaggio diffuso venerdì da Affari italiani che attribuisce al suo centrodestra un vantaggio dell’11% nei consensi dei lucani. Sondaggio realizzato tra il 17 e il 21 marzo, che potrebbe non aver fotografato appieno i consensi di Marrese che ha ottenuto il sostegno degli ex laici cattolici di Basilicata casa comune e del loro leader, il re delle coop bianche lucane, Angelo Chiorazzo, soltanto la sera del 20.
«Siamo già largamente in vantaggio. Andiamo a vincere». Queste le parole del governatore uscente, a cui ha replicato a stretto giro il presidente della Provincia di Matera, Marrese. «Questa fase caratterizzata dall’entusiasmo di chi ci sta affiancando non possiamo certamente badare ai sondaggi della prima ora». Ha dichiarato il candidato del “campo progressista”. «La nostra bussola é rappresentata dai lucani».

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