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Il patron del Potenza Calcio, Salvatore Caiata, candidato alle politiche nei 5 Stelle e oggi transitato in Fratelli d'Italia, durante un'iniziativa del partito di Giorgia Meloni a Roma

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Il segretario regionale dei meloniani di Basilicata rivendica le ragioni dello scontro nella maggioranza e apre ai nuovi arrivi nel partito e descrive il candidato per Matera


POTENZA – La macchina della Regione deve rassegnarsi al cambio di governo e all’orizzonte politico indicato dai cittadini. Spetta al centrodestra, però, dimostrare che la fiducia ricevuta è stata ben riposta, realizzando le tutte potenzialità dell’amministrazione guidata da Vito Bardi.
Ne è convinto Salvatore Caiata, patron del Potenza calcio, deputato e segretario di Fratelli d’Italia.
Intervistato dal Quotidiano, Caiata ha voluto ribadire il senso dell’incontro romano della scorsa settimana che ha dato il “la” all’offensiva della maggioranza contro il “partito della Regione”. Ma ha anche parlato della crescita del partito di Giorgia Meloni e delle prospettive per le amministrative di Matera.
Onorevole, che sta succedendo in Regione? Era necessario che i vertici lucani della coalizione si muovessero da Roma in soccorso del governatore e del suo capo di gabinetto per questo scontro con le “tecnostrutture” di via Verrastro accusate di opporsi al cambiamento? Aveva ragione Pittella quando parlava di qualcuno che sfilava di notte il lavoro intessuto di giorno?
«Come succede in quasi tutte le amministrazioni, dopo un cambio di governo, c’è una classe dirigenziale abituata a lavorare in un certo modo che può trovare difficoltà, o tendere a osteggiare i nuovi arrivati nella loro azione amministrativa. Da questo punto di vista è necessario un periodo di training, di adattamento dopo di ché la politica deve esercitare la sua supremazia dettando l’agenda, i ritmi e i tempi dell’azione di governo. Per questo è importante che le forze politiche siano unite e coese per dare un importante segnale all’apparato sul dovere di seguire le indicazioni della politica. Credo, peraltro, che ai cittadini poco importi di questi ostruzionismi o di queste difficoltà. I cittadini hanno già espresso il loro consenso a un orizzonte politico, di centrodestra, e questo orizzonte ora deve tradursi in una visione di futuro per la Basilicata, che va realizzata attraverso l’azione di governo».
Fratelli d’Italia è rimasta fuori dall’ultima tornata di nomine negli enti sub-regionali, a differenza di Lega e Forza Italia, che pure non hanno mancato di polemizzare per alcune scelte effettuate dal governatore. Anche l’indicazione di  Cosimo Latronico per l’Agenzia regionale per il lavoro è rimasta una voce non confermata. Come mai?
«Le nomine devono rispondere a requisiti di competenza. E’ fondamentale perché solo questo consente agli enti di esercitare una sana azione di governo. Quindi non c’è nessun problema sul prima e sul dopo, o tra Lega e Fratelli d’Italia. Ognuno deve esprimere le sue professionalità migliori. Fratelli d’Italia l’ha fatto e spera che siano messe in campo nel momento in cui si arriverà alle nomine negli enti in questione. Sono tranquillo e fiducioso su questo e sul fatto che il governatore Bardi saprà valorizzare queste capacità e professionalità al momento opportuno».
Come sono i rapporti con Bardi dopo le tensioni dei mesi scorsi legate alle note questioni, a partire dalle candidature alle regionali?
«I rapporti con Vito Bardi sono buonissimi. Io ho personalmente ho grande stima di Vito, sia del governatore che della persona, come pure il partito. Sono sicuro che quanto realizzerà sarà un passaggio importante per la Basilicata. Sicuramente ha avuto bisogno di tempo per inserirsi nell’azione di governo, ma sono certo che adesso con un’agenda politica chiara darà un grandissimo contributo alla nostra terra. Nonostante chi sfila di notte quello che viene intessuto di giorno».  
Fratelli d’Italia e la sua leader, Giorgia Meloni, sono il fenomeno politico del momento nei sondaggi. Anche se Lega resta lontanissima per percentuali di consenso. Come procede la riorganizzazione del partito in Basilicata  a 3 mesi dalla nomina di Caiata come segretario regionale?
«La riorganizzazione non è ancora iniziata perché siamo in grande crescita in tutta Italia ed è chiaro che a un nucleo storico del partito, che è quello che lo ha fondato e sostenuto fino a pochi mesi fa, si va aggiungendo un ampio movimento di opinione e di consenso popolare. Fratelli d’Italia era all’11% in Basilicata già alle elezioni europee, per questo abbiamo motivo per credere che oggi qui siamo ben oltre il dato che ci viene assegnato dagli ultimi sondaggi a livello nazionale. Personalmente, comunque, non ho voluto stravolgere nulla con la mia segreteria. Mi sono limitato ad osservare, e con l’inizio dell’anno nuovo inizierà un’opera di radicamento del territorio che porterà all’ingresso in Fratelli d’Italia di diversi amministratori locali, che hanno già manifestato la propria volontà di adesione, e all’apertura di nuove sezioni in diversi paesi. Fratelli d’Italia apre a tutto il centrodestra della Basilicata e a chiunque voglia contribuire alla sua crescita».
A maggio ci sono le amministrative a Matera. Si parla con insistenza di un candidato sindaco di Fratelli d’Italia per rispetto agli equilibri regionali di coalizione dal momento che Forza Italia ha potuto esprimere il candidato governatore e la Lega il candidato sindaco di Potenza. Che profilo avrà il candidato sindaco in questione? Quali requisiti dovrà soddisfare?
«Di Matera abbiamo già parlato con i segretari di Lega e Forza Italia. C’è la ferma intenzione di andare uniti alle amministrative. E’ possibile che tocchi a Fratelli d’Italia indicare il candidato sindaco, ma questa è una decisione che andrà presa anche in armonia agli accordi a livello nazionale tra i partiti della coalizione. Per me è evidente che il candidato sindaco dovrà essere una persona di grande spessore, capace di rilanciare la sfida di Matera Capitale europea della cultura 2019 e di dare continuità al grande boom che la città ha vissuto in questi anni e stabilizzare i flussi di accoglienza e il livello dei servizi, per renderla all’altezza della fama che si è costruita tra le destinazioni turistiche mondiali».

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