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Vito Bardi

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In Consiglio regionale la surroga del dimissionario Cariello, nuovo sindaco di Scanzano: il nodo Fuina preoccupa Bardi

POTENZA – Potrebbe risolversi soltanto martedì mattina il dilemma sull’assegnazione del seggio in Consiglio regionale lasciato libero dall’ormai ex capogruppo della Lega Pasquale Cariello, appena eletto sindaco della sua Scanzano. Come pure sul destino della mini-maggioranza che a oggi sostiene l’amministrazione regionale guidata dal governatore Vito Bardi.

È questa la prospettiva che si è andata delineando da 10 giorni a questa parte. Vale a dire dal momento in cui è stata annunciata la formalizzazione delle dimissioni di Cariello dall’incarico all’interno del parlamentino lucano, a causa dell’incompatibilità col mandato di primo cittadino.

CONSIGLIO REGIONALE LUCANO, FUINA TIENE SULLE SPINE BARDI

A tenere sulle spine il governatore e i suoi fedelissimi è sempre Rocco Fuina, amministratore del Consorzio industriale di Matera, che è anche il più votato dei non eletti nella circoscrizione materana tra quanti a marzo del 2019 si candidarono nella lista della Lega, e proprio per questo venne designato, a novembre del 2019, per l’incarico che tuttora ricopre.

Contattato dal Quotidiano, Fuina ha spiegato di non aver ancora deciso se restare alla guida del Consorzio industriale, in attesa che l’amministrazione regionale che verrà eletta nel 2024 nomini il suo successore, o farsi strada all’interno del parlamentino lucano per questi mesi che mancano alla fine della legislatura.

Quanto ai motivi di questa incertezza, l’avvocato di Policoro ha parlato di non meglio precisate «questioni politiche» che andrebbero chiarite. Senza aggiungere altro nemmeno sugli interlocutori chiamati a fornirgli i chiarimenti richiesti, sia che si tratti del governatore Bardi o dei vertici del Carroccio. Magari proprio rispetto a liste e candidature che si andranno a delineare in vista delle elezioni regionali della primavera del 2024.

Ad alimentare le preoccupazioni per un eventuale “no” di Fuina resta la diffidenza rispetto al secondo più votato tra i candidati materani della Lega che non sono stati eletti nel 2019. Vale a dire l’ex segretario regionale del Carroccio, Antonio Capiello. Nei giorni scorsi, parlando col Quotidiano, Cappiello si era detto pronto a rientrare nei ranghi del centrodestra e della Lega, dopo le tensioni esplose all’indomani del voto e della sua sostanziale estromissione dalle varie tornate di nomine in enti e agenzie controllate dalla Regione da parte dell’amministrazione in carica.

Considerati i livelli raggiunti dallo scontro anche in occasione delle elezioni politiche dello scorso settembre, con l’invito a votare per i candidati di terzo polo e Movimento 5 stelle, però, non c’è da stupirsi delle insistenze su Fuina. Sia da parte di Bardi che della Lega. Tanto più che la pattuglia del Carroccio in Consiglio regionale è già ridotta a 2 soli esponenti, degli 11 che compongono la maggioranza. Nel caso in cui il successore di Cariello dovesse percorrere altre strade, quindi, la Lega finirebbe per ritrovarsi con un solo consigliere, Gianuario Aliandro, e un’oggettiva sovrarappresentazione all’interno della giunta regionale, con i due assessori Francesco Fanelli e Donatella Merra. Un dilemma mica da poco anche per Bardi in persona.

La seduta di martedì del parlamentino lucano dovrebbe iniziare alle 15.30 e prevede al primo punto all’ordine del giorno la surroga di Cariello.
A seguire dovrebbe svolgersi l’esame della legge istitutiva della fondazione regionale, “Lucana Film and Game Commission” e di modifiche alla legge regionale sulla protezione della fauna selvatica.

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