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POTENZA – Azione e reazione. Magari è un caso, ma, così come nel giorno della protesta dei balneari causa erosione il presidente Bardi annuncia il soggetto attuatore per le attività anti-erosione, ecco che mentre monta la protesta dei centri sportivi il governatore fa marcia indietro sulla riapertura: 27 associazioni lanciano la petizione sulla modifica della famosa ordinanza 23 (piscine, palestre e centri sportivi non riaprono il 25 maggio) e lui scrive due note – una di mattina l’altra di pomeriggio – per dire che si va verso la ripartenza, già domani.

«Per tutta la durata della fase 1 – scrive nel secondo comunicato – mi sono posto un solo obiettivo: tutelare in qualsiasi modo la salute dei lucani. E l’ho fatto senza mai pensare al consenso, ma solo alla scelta più giusta. È per questo che, prima di tutte le altre regioni, abbiamo deciso di recepire restrittivamente le prime misure di contenimento del contagio varate dal Governo. Ci hanno attaccato, poi tutti hanno seguito il nostro esempio. Siamo stati i primi a varare misure di sostegno ai lucani per fronteggiare l’emergenza economica. Ci hanno attaccato, poi hanno provato a copiarci. Ci hanno attaccati dicendo che facevamo pochi tamponi. E oggi a livello nazionale viene certificato che siamo tra le tre regioni che ne hanno fatti di più. Ci hanno attaccato dicendo che il nostro piano sanitario era carente. E siamo stati la prima regione a raggiungere il livello di contagio vicino allo zero. Ora ci attaccano per la chiusura delle palestre. Vedete, io ascolto il parere della task force. E fino a tre giorni fa il parere dei tecnici è stato di tenerle chiuse prudenzialmente fino al 2 giugno. Nelle ultime 48 ore il contenimento del contagio è stato molto incoraggiante e domani (oggi, ndr) – come peraltro già previsto nei giorni scorsi – ci sarà un nuovo confronto sui dati che potrà portare – se confermata la tendenza attuale – ad anticipare la riapertura delle palestre già a partire dal 26 maggio».

Poi un passaggio quasi intimo: «Chi mi ha attaccato strumentalmente su questo non conosce la mia storia. Per me lo sport è fondamentale nella formazione di qualsiasi persona. Ho giocato a pallacanestro e pallavolo e amo il calcio, come sapete. Fermare lo sport è stata una delle decisioni più dolorose. Continuiamo a comportarci in maniera responsabile. Riapriranno le palestre e, a poco a poco, riprenderanno anche le altre attività. Servono pazienza e fiducia. Stiamo tornando alla normalità, ma dobbiamo farlo senza affrettare decisioni che potrebbero vanificare il grande sforzo che hanno fatto tutti i lucani. Forza amici, restiamo uniti. Stiamo vincendo davvero».

Sul fronte dei contagi, nessun caso è stato rilevato ieri in Basilicata su un totale di 600 tamponi analizzati sabato. Riscontrato, invece, un altro caso positivo di persona rientrata dal nord Italia e in isolamento domiciliare a Castronuovo Sant’Andrea (è il padre del ragazzo anch’egli in isolamento da qualche giorno: risiedono nel Milanese e hanno parenti in Basilicata) che nel bollettino della task force lucana viene conteggiato a parte mentre in quello della protezione civile nazionale viene attribuito alla Basilicata. In base ai dati della task force sanitaria lucana, i casi attualmente positivi sono scesi a 44 (-3) mentre sono 27 le persone decedute e 331 i guariti. I ricoverati negli ospedali di Potenza e di Matera scendono a 14 (-1) di cui uno in terapia intensiva (a Matera).

Le persone in isolamento domiciliare sono 30. Il Comune con il maggior numero di vittime resta Potenza con nove decessi. In tutto dall’inizio dell’emergenza in Basilicata i casi di lucani contagiati sono stati 409 e sono stati analizzati 26.111 tamponi. Il tasso di letalità scende dal 6,9% al 6,8%, inferiore sia rispetto alla media del Sud Italia (8,9%) sia a quella nazionale (14,3%).

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