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Enrico Mascia, sindaco di Policoro

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MATERA – Sono tutti consapevoli di aver contrastato, con le loro ordinanze, la decisione del presidente della Regione, Vito Bardi, di riaprire le scuole; ma rimarcano all’unisono di non aver voluto creare una contrapposizione, bensì di tutelare le specifiche emergenze nelle proprie comunità.

Sono i 21 sindaci lucani che hanno deciso ieri di prorogare la didattica a distanza, quindi le scuole chiuse, fino al 23 dicembre. Si tratta di: Pomarico, Policoro, Tursi, Montalbano, Bernalda, Craco, Ferrandina, Miglionico, Stigliano, Valsinni e Nova Siri nel Materano; Abriola, Anzi, Barile, Bella (plesso di San Cataldo), Genzano, Maschito, Rionero, Melfi, Muro Lucano e San Costantino. Sedici hanno già indicato la data di gennaio per la riapertura, e 4 quella di lunedì prossimo, ma non è escluso che qualcuno di loro proroghi la sua ordinanze.

I SINDACI CHE RICHIUDONO LE SCUOLE: “PRIMA LA SALUTE”

Ad Armento, la sindaca dopo l’apertura, ha deciso di richiudere per i positivi emersi dallo screening. Le ragioni sono comuni a tutti, ovvero numeri dei contagi ancora da stato di emergenza, e volontà di procedere con screening di massa sulla popolazione scolastica, potenziando la dotazione di sicurezza nelle scuole. Così il sindaco di Policoro, Enrico Mascia, che parla della necessità di una: «Prevenzione primaria. -ci ha detto- Policoro con i suoi attuali cento positivi ed alcuni picchi incontrollati, richiede un approccio di prudenza; ecco perché ho ritenuto di espandere questa sorta di cuscinetto di sicurezza. La scuola, si sa, è il luogo degli assembramenti per eccellenza, il sindaco è l’elemento di prossimità in un territorio, conoscendo capillarmente la sua popolazione. È stata una decisione difficile, ma necessaria e soprattutto concertata con le autorità sanitarie, i dirigenti scolastici ed i rappresentanti dei genitori. Lasciare aperta la scuola per l’Infanzia non è una contraddizione, trattandosi di numeri più bassi ed essendo un servizio non obbligatorio».

Sulla stessa lunghezza d’onda, il sindaco di Tursi, Salvatore Cosma: «Non c’è sfida con la Regione, noi sindaci abbiamo il termometro della nostra comunità, quindi con lo strumento dell’ordinanza ne dobbiamo tutelare la salute».

«A scuola si deve tornare, ma in piena sicurezza», rimarca la sindaca di Pisticci Viviana Verri, che ha già avviato uno screening di massa, all’esito del quale riaprirà le scuole cittadine. Annuncia lo screening con almeno 2.000 tamponi anche il sindaco di Ferrandina Gennaro Martoccia: «Ho deciso tenendo conto delle fragilità della comunità e delle persone maggiormente esposte -ha detto- per la chiusura delle attività scolastiche in presenza. Verrà garantita la Did. Lo screening non potrà iniziare prima del 14 dicembre». Il sindaco di Montalbano, che è anche presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, tra i primi fautori della chiusura della scuola parla di: «Scelta maturata dopo aver sentito l’ufficiale sanitario che ha presentato un parere scritto per la chiusura della scuola e sulla stessa linea i medici di medicina generale e i pediatri, con cui si sta lavorando proprio per la somministrazione dei tamponi rapidi, nonché con i dirigenti scolastici e rappresentanti dei genitori che sono diventati un supporto necessario per orientarci verso tale decisione. Al rientro dalle festività natalizie sarà inoltre necessario effettuare uno screening generale di tutta la popolazione scolastica in modo tale da poter entrare a scuola in sicurezza». Giovanni Setaro di Muro Lucano spiega che: «Nonostante l’ orientamento e le direttive siano altre, con tutta la Giunta abbiamo ritenuto inopportuno riaprire la scuola in questo momento particolarmente delicato, quindi le attività didattiche saranno sospese per il momento fino al 12 dicembre per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Nella giornata di oggi terminerà la prima fase di screening che verrà eseguita con i tamponi antigienici ed avremo quindi la situazione più chiara per decidere eventualmente altre misure da adottare nei prossimi giorni».

La sindaca di Genzano, Viviana Cervellino, ha deciso sulla base di un riscontro concreto: «Degli altri tamponi somministrati, si registra una nuova positività. I nuclei familiari interessati saranno sottoposti a tampone e sono in isolamento domiciliare. Considerato che le attività relative al tracciamento di questi nuovi contatti diretti saranno lunghe e potrebbero riguardare più nuclei familiari, con la finalità di salvaguardare la salute dei nostri bambini e ragazzi, molti dei quali hanno già dovuto affrontare il contagio e alcuni non si sono ancora negativizzati da ottobre, ho disposto con ordinanza la proroga della sospensione della didattica in presenza delle scuole di ogni ordine e grado fino al 23 dicembre. Sono scelte che tengono in considerazione innanzitutto l’aspetto sanitario e di igiene pubblica ma che pesano per gli aspetti sociali. Tuttavia, chi è deputato ad assumersi la responsabilità di una scelta, non può esimersi dal fare un bilanciamento tra rischi e disagi. Le scelte devono essere sempre razionali e mai emotive».

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