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POTENZA – A causa «della mancanza di semiconduttori che non permettono di far fronte agli ordini», nello stabilimento Stellantis di Melfi «per il mese di ottobre, ad oggi, si prevede solo la produzione di ottomila vetture (sei giorni di lavoro)». Lo ha reso noto il segretario della Uilm Basilicata, Marco Lomio, al termine «dell’esame congiunto in Stellantis in relazione ad un ulteriore periodo di cassa integrazione per il mese di ottobre».

Per il rappresentante sindacale, «questa situazione ormai sta mettendo in ginocchio tutto il settore dell’automotive ma per Melfi e la sua area industriale composta da 15mila lavoratori è l’ulteriore conferma del disastro economico che ormai da mesi i lavoratori stanno affrontando. Non c’è più tempo da perdere, c’è bisogno – ha aggiunto Lomio – di misure straordinarie per far fronte a questa situazione e l’incontro dell’11 ottobre convocato dal Ministro Giorgetti deve andare nella direzione affrontare in modo reale una situazione che sta diventando ingestibile».


Confermate le difficoltà legate all’imprevedibilità del mercato e soprattutto all’approvvigionamento di semiconduttori, dunque: di questo e più in generale delle prospettive dell’industria automotive in Italia, tra innovazione tecnologica, rivoluzione elettrica e catene di valore globali, si discuterà domani, venerdì 1° ottobre a Melfi (Hotel Novecento, ore 9) in un convengno organizzato dalla Fim Cisl che vedrà la partecipazione, tra gli altri, del segretario generale nazionale Roberto Benaglia, per la prima volta in Basilicata.


Per l’occasione, il sindacato metalmeccanico della Cisl inaugurerà la nuova sede di San Nicola di Melfi, a pochi passi dallo stabilimento Stellantis: «Un modo per essere in prima linea al fianco dei lavoratori in una fase di forte incertezza per il futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento lucano», commenta il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista, che venerdì aprirà i lavori del convegno.

L’appuntamento «vuole essere anche un momento di riflessione sulle trasformazioni personali prodotte dalla crisi pandemica e sui nuovi linguaggi della rappresentanza che devono essere sempre più improntati all’empatia. In altri termini, la domanda che farà da leit motiv al convegno è: come cambia il modo di rappresentare i lavoratori dopo un evento di profonda rottura sociale come la pandemia?». Proveranno a dare delle risposte – coordinati da Rosario Iaccarino, responsabile formzione della Fim Cisl nazionale – Ugo Morelli, professore di Scienze cognitive applicate alla vivibilità, al paesaggio e all’ambiente, di Psicologia del lavoro e dell’organizzazione e di Psicologia della creatività e dell’innovazione; Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim Cisl e responsabile delle relazioni con il gruppo Fca-Cnhi e il settore auto; Luana Franchini, segretaria della Cisl Basilicata, sociologa ed esperta di politiche del lavoro e di genere; Vincenzo Cavallo, segretario generale della Cisl Basilicata. Concluderà i lavori Roberto Benaglia, segretario generale della Fim Cisl nazionale.

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