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Luigi Doti aveva 36 anni (foto dal profilo facebook)

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Affollatissima la chiesa ai funerali del potentino morto improvvisamente dopo una lite


POTENZA – In molti non sono riusciti a entrare per dare le condoglianze ai familiari: tanto era l’affetto e il dolore riversatosi ieri nella chiesa di Betlemme, tanti i parenti, amici e conoscenti che hanno sfidato freddo e neve per partecipare ai funerali di Luigi Doti, il 36enne di Potenza morto improvvisamente il 27 dicembre scorso (LEGGI LA NOTIZIA).
Era un cittadino impegnato per la sua città, da sempre in prima linea per far rinascere il quartiere di Bucaletto. Era il presidente dell’associazione La Nuova Cittadella che aveva proprio questo obiettivo.
Resta per ora il mistero sulle cause della morte. Di sicuro si sa che due giorni prima era stato violentemente aggredito. Si parla di una forte testata che aveva lasciato tracce molto visibili sul suo viso. Non si era voluto far vedere dai medici del Pronto soccorso, così come lo avevano invitato a fare i sanitari del 118, intervenuti insieme alla Polizia a rione Lucania, dopo la segnalazione dell’aggressione.
Aveva firmato il referto e preferito andare via senza passare per le cure all’ospedale San Carlo.
Due giorni dopo, la morte. Se quell’aggressione sia una delle cause (o la causa) della morte – o non sia direttamente collegabile – è oggetto di indagini da parte dell’autorità giudiziaria, come confermavano ieri in questura.
Sull’identità dell’aggressore e sulle motivazioni che avevano portato all’aggressione (arrivata, pare, dopo un veemente alterco), dalla questura non esce una parola: «Indagini in corso».
Di sicuro, gli esiti dell’autopsia sul corpo di Doti daranno risposte molto più concrete alle tante domande che emergono.
La commozione ieri pomeriggio nella parrocchia periferica, satura di persone, ha caratterizzato la funzione sfociata nel lungo corteo per portare le condoglianze alla famiglia.
A rammentare l’impegno e lo spirito del potentino anche molti internauti che, su Facebook, hanno voluto lasciare una testimonianza, un ricordo, una parola.
Perfetta sintesi di questo fiume di cordoglio è il pensiero pubblicato ieri sul profilo dell’associazione La Nuova Cittadella: «Caro amico, per noi hai lasciato un segno che questa associazione non potrà mai dimenticare tu che ne sei stato la colonna portante. Noi tutti ammutoliti dal dolore e lo sgomento, non vogliamo piangerti, vogliamo solo ringraziarti per quel tratto di strada che abbiamo percorso insieme. Ciao Luigi siamo certi che continuerai la tua missione da lassù».
Ora gli occhi dei tanti estimatori di Doti sono puntati su ciò che accadrà nei giorni a venire. Se, cioè, sarà data una pur dolorosa risposta a questo lutto cittadino.

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