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IN assenza di notizie forti, le aperture dei quotidiani di oggi sono molto differenziate: si va dall’exploit della destra anti-Europa che stravince in Polonia (gli exit poll danno i nazionalisti xenofobi di Kaczynski al 39%: avrebbero i seggi per governare da soli) al caso Roma, con il sindaco dimissionario Ignazio Marino che, mentre si avvicina la scadenza dell’ultimatum, pensa di restare sulla poltrona più alta del Campidoglio. «Marino Che» ironizza il Tempo facendo riferimento alla citazione a Guevara. Il Messaggero non può che aprire su questa vicenda, raccontando l’ennesima domenica in piazza dei sostenitori del medico di Genova, che ha risposto alla folla «voi mi chiedete di ripensarci e io non vi deluderò»; ma dal Pd arriva ancora una volta l’altolà («Deve lasciare»): in un fondo, Mario Ajello parla di «un regolamento di conti sulla pelle della Capitale». Il titolo di taglio medio della testata capitolina approfondisce i temi della Legge di stabilità e in particolare i tagli in fatto di ministeri, sindacati e partiti, mentre su fisco e dirigenti è braccio di ferro tra Agenzie delle entrate e governo. Mattarella intanto firma la manovra che taglia 4 miliardi di tasse. «La rivolta dei dirigenti» è il titolo del Corriere della Sera, mentre anche Repubblica preferisce puntare sul caso Marino.
Segnaliamo anche tre interviste: una al pensionato Francesco Sicignano, che nei giorni scorsi ha sparato nel Milanese a un presunto ladro (sul Giornale), una all’economista renziano Yoram Gutgeld firmata da Luca Telese su Libero e, sempre sul giornale diretto da Maurizio Belpietro, un’altra alla pentita dei Casamonica che denuncia medici e politici «a libro paga»: «»Ho denunciato ma nessuno si muove – ha detto a Giacomo Amadori –, così ho chiamato Libero».
Come ogni lunedì ampio spazio anche ai titoli di sport: mentre la Roma balza in testa alla classifica e il Napoli batte di misura il Chievo nel posticipo serale a Verona, tiene banco il gesto di Valentino Rossi, che in Malesia ha spinto e fatto cadere Marquez durante la sfida in gara a Sepang e ora vede allontanarsi il titolo nel MotoGp: «Un calcio a Marquez e uno al Mondiale», ironizza più di un titolo. La Gazzetta dello Sport intervista il “dottore”, la cui partecipazione alla prossima gara del campionato, in Spagna, sarebbe in dubbio.

e.furia@luedi.it

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