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Il “Coordinamento Non Una Di Meno” di Potenza aderisce allo sciopero nazionale

POTENZA – «L’8 marzo non è una festa è una giornata di lotta»: con queste parole il “Coordinamento Non Una Di Meno” Potenza dà appuntamento a mercoledì 8 marzo in Piazza Mario Pagano dalle  10,30 alle 12  per una manifestazione «in cui riaffermare la nostra forza a partire dalla nostra sottrazione: una giornata senza di noi.  Saremo in piazza a goderci la primavera che arriva anche per noi a dispetto di chi ci uccide per “troppo amore”; di chi, quando siamo vittime di stupro, processa prima le donne e i loro comportamenti;  di chi “esporta democrazia” in nostro nome e poi alza muri tra noi e la nostra libertà. Di chi scrive leggi sui nostri corpi; di chi ci lascia morire di obiezione di coscienza.  Di chi ci ricatta con le dimissioni indotte perché abbiamo figli o forse li avremo; di chi ci offre stipendi comunque più bassi degli uomini a parità di mansioni, di chi vuole accontentarci con dei voucher».

Le prime firmatarie sono: Associazione Telefono Donna, ArciGay Basilicata, Libera Università delle Donne,  Zonta Club Potenza, Associazione Yin-sieme, Associazione Equomondo,   Ufficio Consigliera Regionale Di Parità Basilicata,  Flc – Cgil Basilicata, Consulta Studentesca Provinciale PZ,  I.C. Torraca- Bonaventura, Associazione famiglie fuori gioco, Comitato Cittadinanza di genere e tante donne a titolo personale. In piazza l’8 marzo sono previste delegazioni di varie scuole superiori.

La giornata – scrivono in una nota – «prende vita dagli scioperi delle operaie che dai primi del Novecento in tutto il mondo animarono le lotte per i loro diritti violati di persone e lavoratrici. Ricordiamo Il primo, quello delle camiciaie di New York nel 1909, poi lo sciopero e la rivolta delle operaie di Pietrogrado, l’8 marzo del 1917. Niente fiori e cioccolatini, dunque: non abbiamo niente da festeggiare, abbiamo tutto da cambiare! Dopo le straordinarie giornate di mobilitazione che hanno visto milioni di donne nelle piazze di tutto il mondo ( dalla Polonia, alla Germania, alla Turchia, dal Brasile all’Argentina),  e in particolare in Italia dove una marea di donne ha sfilato a Roma il 26 novembre, e noi insieme a loro, il prossimo 8 marzo sarà l’occasione per riprenderci questa giornata di lotta: sarà sciopero globale delle donne. Lanciato  dalle donne argentine, ha raccolto l’adesione di oltre 22 paesi al grido di “Se le nostre vite non valgono, non produciamo”. Differenti luoghi e contesti, analoga condizione di subalternità e violenza per le donne: Ni Una Menos, allora, non una di meno in piazza. Uniamoci per continuare a lottare!».

L’8 marzo si sciopererà anche in Italia: alla grande manifestazione di Roma del 26 novembre indetta  da Non Una Di Meno (a cui hanno dato vita D.i.re, la rete nazionale dei centri antiviolenza, l’Udi, e la rete  Io Decido) sono seguite assemblee in molte città d’Italia per arrivare a quella nazionale di Bologna del 2/3 febbraio che ha lanciato gli 8 punti dello  sciopero dell’ 8 marzo: questi 8 punti partono dalle forme specifiche di violenza, discriminazione e sfruttamento che le donne vivono «quotidianamente, 24 ore al giorno, in ogni ambito della vita, che sia pubblico o privato. La violenza è fenomeno strutturale delle nostra società, strumento di controllo delle nostre vite e  condiziona ogni ambito della nostra esistenza: in famiglia, al lavoro, a scuola, negli ospedali, in tribunale, sui giornali, per la strada».

Scrivono le donne lucane: «Noi a Potenza, dopo aver partecipato alla manifestazione di Roma, abbiamo  discusso e recepito gli 8 punti usciti dall’assemblea di Bologna, e ci siamo costituite in Coordinamento Non Una Di  Meno Potenza».  Giovedì 2 marzo terranno nella libreria Ubik, alle ore 11, una conferenza stampa aperta,  in contemporanea con le altre città italiane, nella quale illustreranno gli 8 punti dello sciopero e le modalità della manifestazione potentina.

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