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La clinica Luccioni

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Le 6 misure cautelari eseguite dai carabinieri del Nas di Basilicata, Campania e Puglia nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dell’Istituto clinico lucano spa

POTENZA – Sono 6 le misure cautelari eseguite questa mattina dai carabinieri del Nas di Basilicata, Campania e Puglia nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dell’ex Clinica Luccioni di Potenza, ora Istituto clinico lucano spa.

In quattro sono finiti agli arresti domiciliari mentre per altri due è stato disposto l’obbligo di dimora nel capoluogo. L’accusa per tutti è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell’Azienda sanitaria provinciale di Potenza, a cui sarebbero state fatturati per anni interventi e cartelle cliniche “gonfiate” ad arte. A denunciare tutto era stata la stessa Asp, dopo la scoperta durante i controlli per il rinnovo della convenzione con l’Istituto clinico lucano.

Per questo a dicembre del 2016 è stata sospesa la principale delle due convenzioni esistenti, che è poi scaduta a luglio dell’anno scorso, quindi è stata avviata un’azione per il recupero di diversi milioni di euro dalla proprietà della clinica, che ha dovuta o licenziare una trentina di lavoratori.

In estate il Tar Basilicata aveva annullato quel provvedimento dell’Asp, ma da allora le pratiche per il rinnovo della convenzione sono rimaste ferme.

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