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L'incidente mortale tra Terlizzi e Ruvo di Puglia

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POTENZA – Restano a disposizione dell’autorità giudiziaria i corpi di Antonio (42) e Michele Solimena (32), i due fratelli di Palazzo San Gervasio morti sabato pomeriggio tra Terlizzi e Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, a causa di un drammatico incidente stradale.

Quella di ieri è stata la giornata della costernazione nel centro dell’Alto Bradano per la tragedia che colpito una famiglia molto nota in paese, strappando alla vita due artigiani che da anni portavano avanti l’omonima ditta di famiglia, specializzata nella costruzione di strutture metalliche e nella fornitura e installazione di infissi.

Sabato pomeriggio, verso le 15.10, Antonio e Michele Solimena sarebbero stati di ritorno a casa dopo una trasferta per lavoro Bari, quando il monovolume su cui viaggiavano non è riuscito a evitare un tir in panne che occupava parte della corsia di marcia.

Per i due fratelli, seduti entrambi sul lato destro del mezzo, non c’è stato nulla da fare, mentre il conducente e una quarta persona che si trovava sul mezzo, sempre di Palazzo San Gervasio e di 55 e 25 anni, sarebbero finiti in ospedale in condizioni gravi, uno all’ospedale Bonomo di Andria, e l’altro al Policlinico di Barri, Ma non sarebbero in pericolo di vita.

Sul luogo del tragico impatto erano intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Molfetta, che hanno lavorato per estrarre i corpi dalle lamiere, il personale sanitario del servizio 118 giunto da Corato e Bisceglie e i carabinieri della tenenza di Terlizzi, che indagano per ricostruire la dinamica dell’incidente ed accertare eventuali responsabilità.

Da capire, infatti, c’è la velocità a cui procedeva il monovolume su cui viaggiavano le vittime, ma anche se il conducente del tir, che trasportava piante caricate in Sicilia, avesse segnalato la presenza del mezzo sulla carreggiata. Tanto più che all’ora dell’incidente la visibilità avrebbe dovuto essere ancora buona.

Ieri al cordoglio del sindaco di Palazzo, Michele Mastro, che ha espresso vicinanza ai parenti delle vittime, e soprattutto alla moglie e ai figli giovanissimi di Antonio, si sono uniti diversi primi cittadini lucani, sia della provincia di Potenza che della provincia di Matera, anche nome delle rispettive comunità.

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