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I cittadini che hanno manifestato a Maratea

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Cittadini esasperati a Maratea per i continui disagi della strada statale 18

MARATEA – Gli abitanti di Maratea non ne possono più, stanchi per le conseguenze che hanno avuto i tanti fenomeni di dissesto idrogeologico che hanno flagellato la Perla del Tirreno nei mesi scorsi. In particolare, ricordiamo l’alluvione del 13 ottobre e, soprattutto, la frana che ha letteralmente distrutto un tratto della Statale 18 Tirrena Inferiore – tra il km 241,480 e il km 241,920 – in località Castrocucco.

Dopo la riapertura estiva di metà luglio, attraverso un senso unico alternato e nella fascia oraria dalle 7 del mattino alle 23, dopo i problemi ai rilevatori geotecnici posizionati sul costone del monte Serra e dopo la chiusura definitiva dell’arteria del 30 settembre, decine e decine di marateoti sono scesi ieri in piazza al grido di “Mo basta” e hanno sfilato in corteo fino alla sede del Municipio, dove sono stati ricevuti dal sindaco Stoppelli per parlare, appunto, dei lavori sulla Statale 18 e della pulizia del canale di Castrocucco e del canale e delle strade di Marina.

«Chiediamo innanzitutto di essere informati – ci spiega Barbara Florenzano, promotrice della manifestazione – poiché, fino ad oggi, la popolazione è stata lasciata più o meno nel buio. Non è possibile rinviare le responsabilità sempre e solo ad Anas. Abbiamo bisogno di risposte innanzitutto da parte della nostra amministrazione comunale, poi dalla Regione e dal ministero di Salvini (Infrastrutture e Trasporti, ndr). Abbiamo la necessità di capire quando la strada potrà riaprire, quali sono i tempi di realizzazione e i progetti. In una sola parola: vogliamo chiarezza».

La soluzione messa in campo per risolvere il problema è quella di una galleria naturale, che costerà circa 30 milioni di euro e necessiterà di quasi due anni di lavori. «Se a Maratea si parla di questo con dieci persone – puntualizza ancora la promotrice – sentirete dieci risposte differenti. Ciascuno parlerà di quest’opera con sfumature e in modi diversi, c’è tantissima confusione.

Ma poi io non devo essere informata dai miei concittadini, ma è fondamentale ci sia un contatto diretto poiché siamo noi a vivere questi disagi e dobbiamo essere informati. Spero che il sindaco abbia avuto dimostrazione che noi non ce ne staremo a casa, ma torneremo a scendere in piazza perché i ragazzi che studiano e la persone che vivono e lavorano qui stanno quotidianamente affrontando grossi problemi».

Anche il settore produttivo rivendica la mancanza di chiarezza e di notizie circa il cantiere. «Abbiamo più volte sollecitato le istituzioni affinché rispondessero alle nostre domande – dice Biagio Salerno, presidente del Consorzio turistico di Maratea – quello che ci preoccupa è sicuramente la soluzione, le lungaggini e la burocrazia. Dal commissario straordinario (lo stesso primo cittadino, ndr) ci aspettiamo sicuramente informazioni veritiere, sia nei termini che nei tempi.

Anche perché, Maratea, il comprensorio del lagonegrese ed il sud della Basilicata, non si possono permettere di affrontare la stagione del 2024 in queste condizioni. Maratea, poi, richiama la leadership dell’area sud per cui ci auguriamo si arrivi presto ad una soluzione, anche se provvisoria. Abbiamo capito che serve la galleria, ma non possiamo aspettare quei tempi così lunghi. Sono fiducioso affinché qualcosa si muova, ma questa situazione dà molto fastidio. Spero anche che questa manifestazione, di liberi cittadini, abbia fatto capire quello che sta vivendo il territorio di Maratea. Ma non ci fermeremo».

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