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Il centro oli in Val d'Agri

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Cominceranno il prossimo 26 aprile a Viggiano «le operazioni per la fermata generale del Centro Olio Val d’Agri (Cova), necessaria allo svolgimento di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria programmati e la cui durata è prevista in circa 50 giorni».

Lo ha reso noto l’Eni, specificando che «le attività manutentive prevedono un investimento di circa 140 milioni di euro e il coinvolgimento di circa 170 imprese e 1. 200 lavoratori e riguardano verifiche di integrità delle apparecchiature del Cova e dei pozzi tramite la revisione di oltre mille strumenti, interventi sulle condotte della rete di raccolta e operazioni di bonifica con oltre 100 accessi in spazi confinati».

Sono «in programma anche – si legge in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa della compagnia – interventi di upgrade dell’impianto con miglioramenti tecnologici per aumentarne ulteriormente l’affidabilità, l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale come l’aggiornamento dei sistemi di controllo del Cova: l’Emergency Shut Down (Esd) e l’Integrated Control and Safety System (Icss) – che insieme costituiscono il sistema automatico di gestione delle situazioni di emergenza – nonché il potenziamento del Sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni in atmosfera (Smce)».

Con l’obiettivo «di tutelare al livello più alto possibile la salute sia dei lavoratori sia delle comunità locali, Eni ha previsto un protocollo di misure aggiuntive a quelle già attuate e un programma di screening epidemiologico per la prevenzione e il contrasto al Covid-19. La più importante delle misure attuate è la campagna di test tramite tamponi rapidi in un’area nelle immediate vicinanze del Cova che a regime consentirà di effettuare circa mille tamponi al giorno tramite cinque postazioni, con copertura h24 e l’impiego di 4 medici, 16 infermieri, 16 operatori sanitari/tecnici di prevenzione e 16 lavoratori adibiti al controllo logistico dell’area.

L’organizzazione del lavoro, inoltre, prevede la divisione e il raggruppamento delle persone in bolle di poche unità, per omogeneità di intervento, in modo da evitare il più possibile incroci, contatti, prevenire rischi e intervenire con un tracciamento immediato in caso di alert sanitario. Sono stati aumentati i varchi di ingresso, per le persone e per i mezzi, con l’installazione di termoscanner, ed è stata accresciuta la vigilanza per i distanziamenti dei lavoratori che indosseranno le mascherine ffp2».

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