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La spiaggia di Castrocucco di Maratea

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MARATEA – Il sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli e Biagio Salerno, presidente del Consorzio Turistico di Maratea, hanno segnalato la presenza di «chiazze di colore giallo», affiorate sul mare di fronte il litorale di Castrocucco.

Tuttavia, Manuel Chiappetta, rappresentante delle Imprese di pesca, ha evitato allarmismi parlando di «classica fioritura algale» e della necessità di «istituire l’Area marina protetta», anche per mitigare l’impatto «della pressione antropica». Salerno ha fatto sapere attraverso una nota di aver «sollecitato l’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico a garantire controlli immediati lungo la costa-fronte spiaggia di Castrocucco, dove in questi ultimi sei giorni sono presenti chiazze di colore giallo di provenienza sconosciuta che stanno creando allarmismo tra i bagnanti e gli operatori balneari».

Secondo gli operatori turistici si tratterebbe di correnti provenienti da aree diverse rispetto a Castrocucco marina, che portano le chiazze di natura sconosciuta. «Su Castrocucco – sottolinea il Consorzio – non c’è alcun fattore che può dare origine a questa situazione che si manifesta puntualmente monitorando l’ora e che, ad eccezione degli ultimi giorni, non si è manifestata in precedenza». Salerno confida nell’intervento dell’assessore Latronico e ribadisce la necessità di un monitoraggio costante di tutta l’area costiera marateota.

«Siamo i primi custodi dell’habitat marino e – aggiunge – continueremo a svolgere la nostra azione di tutela contro ogni fenomeno che possa pregiudicare la nostra risorsa più importante». A stretto giro è arrivata la risposta di Cosimo Latronico, assessore regionale all’Ambiente. «Già da qualche ora – fa sapere Latronico – ho allertato l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente di Basilicata che ha avviato, sotto il coordinamento del direttore Donato Ramunno, e la collaborazione della locale Capitaneria di Porto, un’attività di campionamento delle acque a Castrocucco di Maratea. Ho ricevuto la segnalazione dal Consorzio turistico, e dal sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli, che ringrazio, sulla presenza di macchie gialle in mare, ma mi preme rassicurare operatori turistici e villeggianti, che i controlli nell’area sono periodici e fino ad oggi non hanno mai restituito situazioni allarmanti. Questo però non ci esime dal portare avanti verifiche scrupolose e costanti».

Nessun allarme per Manuel Chiappetta, portavoce dei pescatori locali, che è anche tornato sulla necessità di istituire l’Area Marina Protetta “Costa di Maratea”. «Nulla di preoccupante – ci dice Chiappetta – si tratta di una classica fioritura algale, per cui parliamo di un fenomeno naturale favorito dalle condizioni climatiche di questo periodo. Dopodiché, la plastica che affiora è dovuta all’altissima frequentazione soprattutto da parte delle barche. Siamo a fine agosto e, finora, nella costa di Maratea saranno transitate, sicuramente, non meno di 200mila barche e se una perde un goccia di nafta, va nell’acqua ed è galleggiante.

L’istituzione dell’Area Marina Protetta, consentirebbe di regolarne ancoraggi e ormeggi. Dobbiamo guardare in faccia alla realtà e pensare, all’interno del porto di Maratea, a servizi di raccolta e pulizia delle acque reflue delle imbarcazioni e penso, ad esempio, agli yacht. Poi – evidenzia ancora Chiappetta – serve un monitoraggio costante della foce del fiume Noce, da cui arriva di tutto, ed è fondamentale la raccolta della plastica galleggiante tramite il battello ecoboat. Queste sono tutte questioni che non possiamo tralasciare. Non generiamo inutili allarmismi, ma apriamo un confronto costruttivo sulle vere problematiche ambientali».

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