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I dati dell’Osservatorio sul precariato Inps: diminuiscono le assunzioni a tempo indeterminato, aumentano sensibilmente quelle a termine e le stagionali

POTENZA – Diminuiscono le assunzioni a tempo indeterminato, aumentano sensibilmente quelle a termine e le stagionali mentre le trasformazioni ritornano ai livelli del 2015.  Sono questi i dati diffusi  dall’Osservatorio sul precariato – Inps sull’andamento dei rapporti di lavoro al 31 luglio scorso. Nel raffronto 2015/2017 è questo il quadro relativo al periodo gennaio-luglio in Basilicata.  

I NUMERI LUCANI Le assunzioni a tempo indeterminato erano 10.066 nei primi sette mesi del 2015, sono scese a 7.331 l’anno seguente e si sono fermate a 6.948 nello stesso periodo dell’anno in corso.

Parallelamente sono cresciute le assunzioni a termine, passate rispettivamente da 22.250 (nel 2015) a 20.885 (nel 2016) e 27.753 al 31 luglio 2017.

Più che raddoppiate, poi, le assunzioni in apprendistato:  una crescita costante se si considerano i valori riportati dall’Osservatorio Inps (470, poi 726 e infine 955).

In crescita anche le assunzioni stagionali: sono passate dalle 2.886 del 2015 alle 2.651 dell’anno scorso per schizzare quest’anno a 3.388.

UN DATO AGRODOLCE Se si confronta la percentuale delle assunzioni a tempo indeterminato nei primi 7 mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, si registra un dato più basso della media nazionale (-5,2% rispetto al -4,5% della media nazionale), vicino a quello della Sicilia (-5,4%) ma comunque in un quadro generalizzato di contrazione che va al di là della territorialità delle famose «due Italie».

Allo stesso modo, il complesso delle assunzioni (il riferimento è sempre il 2017 sul 2016) cresce quasi di un quarto: +23,6%, ovvero ben 5 punti sopra la media nazionale (18,5%). Un dato, questo, che pone la Basilicata al nono posto dopo Marche (35,9%), Friuli Venezia Giulia (33,5%), Molise (33%), Emilia Romagna (29,5%), Puglia (25,9%), Umbria (25%), Piemonte e Veneto (rispettivamente 24,6 e 24,5%), e comunque lontana dai fanalini di coda Lazio (ultima con un +8,6%), Campania (+10,8%) e Calabria (+13,8%).

BENE LE TRASFORMAZIONI Stazionario l’andamento delle trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine (erano 1.554 al 31 luglio 2015, sono 1.543 nello stesso periodo dell’anno in corso), gli apprendisti “promossi” al contratto a tempo indeterminato sono aumentati, benché di poco (da 210 a 227) e nel complesso le trasformazioni in Basilicata hanno subìto piccole variazioni, facendo registrare solo nel 2016 un calo: da 1.764 a 1.313 a 1.770.

Colpisce la cifra del complesso delle trasformazioni, che in Basilicata (34,8%) ha il picco nazionale, laddove la media si ferma a meno di un punto percentuale (0,8%): in questo la regione ha il primato e supera Calabria (32,9%), Sardegna (29,9%) e Sicilia (28,5%).

LE CESSAZIONI Le cessazioni in Basilicata sono in totale, invece, quasi il doppio della media nazionale (28,1 contro 15%), ma può far ben sperare la diminuzione sia di quelle a tempo indeterminato (7.655 nel 2015 e 6.958 nel 2017) che tra gli apprendisti (da 414 a 396), mentre nei rapporti a termine si registra una crescita (da 16.134 a 20.635).

LA CONSISTENZA DEI RAPPORTI DI LAVORO Nei primi 7 mesi del 2017, nel settore privato, l’Inps registra in Italia «un saldo tra assunzioni e cessazioni pari a +1.073.000, superiore a quello del corrispondente periodo sia del 2016 (+825.000) che del 2015 (+930.000). Riportato su base annua, il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato – vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi – a luglio 2017 risulta positivo, pari a +571.000 e in crescita continua da inizio anno. Tale risultato cumula la crescita tendenziale dei contratti a tempo indeterminato (+18.000), dei contratti di apprendistato (+52.000) e, soprattutto, dei contratti a tempo determinato (+501.000, inclusi i contratti stagionali). Queste tendenze attestano il rafforzamento della fase di ripresa occupazionale».

 GLI INCENTIVI GIOVANI E SUD Tra gennaio e luglio 2017 sono stati incentivati 32.983 rapporti di lavoro nell’ambito del Programma “Garanzia Giovani” e 68.748 rapporti di lavoro (54.174 assunzioni e 14.574 trasformazioni) nell’ambito della misura “Occupazione Sud”. 

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