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I nuovi biscotti Kinder Kinderini prodotti dalla Ferrero a Balvano

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A QUATTRO anni dal lancio dei Nutella Biscuits, la Ferrero torna con un nuovo prodotto, sempre della gamma biscotti e sempre dal polo lucano di Balvano ma questa volta destinato alla prima colazione. Sono i Kinder Kinderini, frollini al latte e cacao al gusto di Kinder, che nella forma riprendono il classico ovetto di cioccolato del gruppo in versione “emoticon”, con diverse espressioni facciali.

Per la multinazionale dolciaria si tratta di una ulteriore espansione nel mercato dei biscotti «con l’aspirazione di competere sul mercato globale dove Ferrero è il secondo produttore al mondo di biscotti dolci e continua ad investire e ad affermare la propria presenza nel mercato globale», spiega l’azienda. Oggi il mercato della prima colazione in Italia vale 6,8 miliardi di euro. All’interno del segmento, in crescita a valore del 12,6 per cento, i biscotti rappresentano la categoria più importante con un 27,6% a valore, seguiti da merendine (22%) e frutta secca (17%). La novità Ferrero si inserisce proprio nel segmento dei biscotti che ha un valore di 1,78 miliardi di euro (al netto dei biscotti all’uovo) ed è la categoria con la più grande crescita nel breve periodo (+16,3%).

Prodotti nello stabilimento di Balvano, lo stesso dove sono nati i Nutella Biscuits e dove sono prodotte le merendine Kinder e Ferrero, i Kinderini sono il frutto di otto anni di ricerca e sviluppo e di un investimento di oltre 50 milioni di euro per la creazione della linea produttiva. Una volta terminata la fase di progettazione, spiega il gruppo, la linea di produzione, nonostante la sua complessità, tuttavia, è stata assemblata in tre mesi. «La costruzione da zero della linea produttiva ha confermato la volontà del gruppo Ferrero non solo di creare prodotti sempre più innovativi, ma anche quella di consolidare la sua presenza in Italia creando valore per l’indotto, per il territorio e per le comunità in cui opera». In termini occupazionali, la nuova linea ha richiesto l’assunzione, con contratti a termine stagionali, di oltre 120 persone.

La linea interamente dedicata ai Kinder Kinderini nello stabilimento lucano si sviluppa su due piani e misura circa un chilometro. Si caratterizza per macchinari all’avanguardia e tecnologie informatiche avanzate al fine di sovrintendere al meglio le fasi di sovrapposizione degli impasti, di cottura, decorazione e confezionamento. Ci vogliono circa 100 minuti per creare ogni singolo biscotto Kinder Kinderini: dalla preparazione dell’impasto, alla decorazione degli occhi e della bocca, fino all’inserimento nella confezione. Per creare le diverse espressioni con la massima precisione e superare rigorosi controlli di qualità, sono stati installati diversi e sofisticati sistemi di visione «intelligente». Lungo la fase del confezionamento, inoltre, è presente un sistema robotizzato che garantisce un’ampia varietà di espressioni in ogni confezione.

I nuovi biscotti prodotti nel polo di Balvano saranno destinati inizialmente al mercato italiano ma in futuro sbarcheranno anche all’estero. «E’ un prodotto che si presta perfettamente alle caratteristiche del mercato italiano. Sappiamo perfettamente che noi facciamo colazione con i biscotti ma non escludiamo che si possa consumare tra i pasti come snack – ha detto Alessandro D’Este, presidente e amministratore delegato di Ferrero commerciale Italia – E’ un prodotto pensato per la colazione insieme al latte. Il mercato italiano è quello principale ma non esclusivo. A partire dal prossimo anno il prodotto verrà anche esportato dallo stabilimento di Balvano inizialmente in altri mercati europei».

In termini di obiettivi il nuovo prodotto ha «l’ambizione di salire sul podio delle referenze più vendute nel mercato dei biscotti in Italia». «Sicuramente – ha spiegato ancora D’Este – contribuirà alla crescita della relazione con i consumatori. Posso dire che secondo me il primo anno supereremo i 300 milioni di biscotti consumati, quasi cinque biscotti a testa».

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