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L'ospedale San Carlo

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C’È grande amarezza tra i lavoratori dopo la recente pubblicazione delle graduatorie per la progressioni economiche orizzontali (Peo) 2019 al San Carlo. La registrano e le danno voce le tre sigle del sindacalismo autonomo nel comparto sanitario, Fsi, Fials e Usb. Una nota congiunta firmata dai segretari provinciali Giampaolo Mecca, Giuseppe Costanzo e La Salvia, denuncia «una forte penalizzazione di molti lavoratori a fronte dell’esiguo numero di personale beneficiario».

Le tre organizzazioni sindacali, in sede di sottoscrizione dell’Accordo Peo 2019, avevano motivato la loro contrarietà, segnalando che le scelte dei criteri di assegnazione dei punteggi avrebbero determinato evidenti penalizzazioni per il personale: «La “debolezza” – sottolineano i tre segretari – di tale accordo, condiviso a maggioranza dalle altre organizzazioni sindacali, come risulta dai verbali, di concerto con la direzione generale, è evidente al di là del numero limitato degli aventi diritto. Al netto dei pur discutibili criteri scelti che hanno determinato questa diffusa insoddisfazione, molti lavoratori per l’ennesima volta si vedono sfumare questa opportunità. In sede di confronto sindacale era stata avanzata la richiesta d’incrementare il fondo al fine di ampliare la platea. L’Azienda dapprima ha preso impegni in diverse riunioni ma all’atto pratico ha disatteso le aspettative dei lavoratori».

«A tal fine – propongono Fsi, Fials e Usb – è necessario fissare, a breve, un incontro per rivedere l’Accordo e sottoscrivere il bando Peo 2020, con l’obiettivo di garantire al personale tutto l’opportunità di una fascia per l’anno corrente, con risorse da attingere dai residui del fondo fasce 2019 e dalla quota della produttività. Così si è proceduto nell’ambito di altre Aziende sanitarie (Crob, Asp di Potenza) e all’Arpab»

A sostegno di questa richiesta le tre sigle si riservano ogni azione sindacale a tutela dei lavoratori del San Carlo

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