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Lavello, contestato l’assessore Antonio Pettorruso che ha odio razziale contro i pugliesi, trascritti su un camion – vela anche vecchi commenti contro Fratelli d’Italia.
POTENZA – E’ iniziato con una clamorosa contestazione il nuovo corso del Comune di Lavello. Prima ancora dell’insediamento della giunta nominata dal neo-sindaco Pasquale Carnevale. Da giovedì scorso, infatti, ha iniziato a circolare per le strade del centro dell’Alto Bradano il camion-vela di uno storico attivista del Movimento 5 stelle con la foto del neo-assessore al bilancio Antonio Pettorruso, e un commento recuperato dalla sua bacheca Facebook. Prima che lo cancellasse in fretta e in furia per evitare danni peggiori.
LE ACCUSE DI RAZZISMO A PETTORRUSO NEO ASSESSORE DI LAVELLO E LE CONTRADDIZIONI POLITICHE
«Fate una cosa di destra. Almeno una legge raziale (sic!). Chessò: chi è più basso di un metro e 80 nei forni». Questo il commento riprodotto nella vela pubblicitaria, per ricordare quando l’assessore attaccava Fratelli d’Italia e i meloniani. Gli stessi meloniani che oggi siedono con lui nella giunta carnevale. «L’avvocato Pettorruso dovrebbe aver adito vie legali. Non entro nel merito della questione. So soltanto che la vicenda nasce da questione di tipo personale tra proprietario vele e l’avvocato». Questo il commento del neo-eletto primo cittadino, di mestiere ufficiale dei carabinieri. Carnevale non ha voluto entrare nel merito anche degli altri commenti recuperati dalla bacheca Facebook del suo assessore.
COMMENTI OFFENSIVI E LA REAZIONE DEL SINDACO
Commenti a ruota libera in cui Pettorruso se la prende, in particolare, con gli abitanti della vicina Puglia. «Le strade della Puglia ai bordi sono discariche a cielo aperto. I sottopassi, piazzole di sosta e cavalcavia ancora peggio. Ovunque distributori e case agricole in degrado. La Puglia? Un cesso. I pugliesi dovrebbero iniziare a lavarsi». Così uno dei messaggi, che da giorni circolano via chat. Mentre in un altro dice di voler «spianare» i monumenti nei paesi del Sud ai caduti della I guerra mondiale, che sarebbe stata vinta dai «piemontesi» grazie al sacrificio di «milioni di terroni». Quindi si spiega così, con questa apparente incapacità di cogliere il senso della storia, i consensi raccolti dalla premier Giorgia Meloni. «Non so quale sia il contesto in cui vanno inserite queste parole – ha dichiarato il sindaco – ma conoscendo direttamente avvocato Pettorruso ho un’idea di lui completamente diversa da quella che viene fuori da questa diatriba – ripeto – di tipo personale». l.a
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