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Il Comune di Potenza

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POTENZA – Il dissesto del Comune di Potenza, nonostante passino anni e Bilanci, continua a essere un punto dolente. Dopo un anno passato a rincorrere l’emergenza sanitaria, in cui ogni altra discussione è passata in secondo piano, il riavviarsi delle attività ha portato anche a una più accesa discussione – in un’aula sempre virtuale – sul Bilancio e sulla programmazione. Ieri in discussione due importante documenti, il Dup (Documento unico di programmazione) e il Bilancio di previsione 2021-2023.

Superfluo dire che entrambi i documenti sono passati in consiglio senza colpo ferire, grazie a una maggioranza che il consigliere Matteo Restaino (Forza Italia) ha definito «granitica». Ma i documenti – presentati alle Commissioni lo scorso 14 febbraio, per dare a tutti il tempo di studiarli – sono arrivati in consiglio comunale con un solo emendamento ma poi hanno dato il via a una discussione un po’ più accesa del solito.

L’assessore al Bilancio, Giuseppe Giuzio, ha introdotto il documento di previsione parlandone come di un lavoro rivoluzionario e di una prima risposta a un tema che tocca molto questa regione: lo spopolamento. «Abbiamo tutti amici o parenti che sono andati via», per questo la politica deve cambiare rotta. E parla di investimenti sulle Politiche giovanili, sull’infanzia, sulle fasce deboli della popolazione.

Investimenti sono previsti sulla viabilità e sulla circolazione, c’è un piano per il verde e il decoro urbano, più di un milione di euro per la Cultura. Giuzio ha anche parlato di un Piano triennale per le alienzioni di Macchia Giocoli e Murate e dei fondi previsti per rafforzare la pianta organica del Comune. «Si è cercato di alimentare una scintilla perché si possano poi alimentare mille fiaccole», dice sottolineando che questo si poteva fare nell’attuale situazione. C’è stata la pandemia, le entrate si sono ridotte e poi l’eredità lasciata dalla precedente gestione quella pesa sempre.

Ma, per l’opposizione, il problema è di programmazione, non di risorse. Anche perché – sottolineano i consiglieri di opposizione Vincenzo Telesca, Bianca Andreatta e Roberto Falotico – le tanto vituperate amministrazioni precedenti hanno lasciato progetti avviati e relative risorse. E la dimostrazione sono proprio quei 23 autobus che sono stati presentati da Guarente sabato scorso e che sono il frutto della programmazione della precedente amministrazione.

«I soldi a disposizione ci sono – sottolinea Telesca – ma non si spendono: sono due anni che l’assessore Pernice parla dell’acquisto di un mezzo per aggiustare le strade e ancora non si è visto nulla. Su Bucaletto la stessa cosa, ora si chiede un commissario straordinario: ma con il privato che doveva presentare il piano attuativo avete parlato?».

«Quando ci siamo insediati – replica il sindaco Guarente – mancavano dalle casse 2 milioni di euro. Siamo riusciti a far quadrare i conti pareggiandoli. Poi la scure della pandemia. In questo periodo abbiamo provato a fare il possibile. Su Bucaletto stiamo lavorando giorno e notte, per fare in modo che quelle persone abbiamo un’abitazione. Le strade della città versano in una condizione drammatica: sono 12 anni che non si mette mano al manto stradale. Con 4 milioni di euro interverremo sulla viabilità delle contrade. E altri finanziamenti ci permetteranno di intervenire su tutta la città. Ma ogni intervento richiede tempo e anche condizioni climatiche giuste. E’ finita dell’epoca della programmazione ora inizia quella dell’attuazione».

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