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POTENZA – Via i direttori generali dei dipartimenti Ambiente, Salute e Infrastrutture della Regione. Dentro 4 debuttanti e cambio di postazione per i 4 confermati. E’ questa la piccola rivoluzione ai vertici di via Verrastro che è uscita ieri pomeriggio dall’ultima seduta della giunta regionale. Una “svolta” annunciata due settimane orsono in Consiglio regionale, e voluta con forza dal governatore Vito Bardi. Anche in risposta ad alcune vicende finite al centro di indagini giudiziarie, e all’indignazione montata per le condotte “opportunistiche” di alcuni esponenti della sua maggioranza.


Il blitz del generale è scattato, secondo i piani, sfruttando l’onda di entusiasmo per i risultati ottenuti dal “suo” centrodestra nel voto di domenica e lunedì in 26 comuni lucani. Forte di una rinnovata legittimazione elettorale, quindi, è riuscito a vincere le residue resistenze anche all’interno della sua stessa giunta regionale, su cui la scelta dei nuovi direttori generali è piovuta come una specie di imposizione. Tanto più che a breve potrebbe essere il turno di una “rinfrescata” anche per la squadra degli assessori.

Con l’unica apparente eccezione per il vice governatore leghista Francesco Fanelli, che alla guida del suo ex Dipartimento Agricoltura, ribattezzato Direzione agricoltura per effetto del nuovo ordinamento regionale, si è ritrovato una dirigente di fiducia come Emilia Piemontese.
Sempre per effetto del nuovo ordinamento, l’ex Dipartimento presidenza è stato ribattezzato Direzione generale personale e organizzazione. Quindi al posto di Donato Del Corso, che lo guidava fino a ieri – ad interim – assieme al Dipartimento agricoltura, il governatore ha individuato Maria Carmela Panetta, in uscita dalle Attività produttive dopo una serie di contrasti consumatisi con l’assessore Franco Cupparo.


Nella nota diffusa ieri da via Verrastro si spiega che gli altri uffici attestati alla presidenza della giunta ricadranno sotto la guida della nuova direzione «Programmazione e gestione delle risorse strumentali e finanziarie», per cui è stato individuato come direttore generale d il napoletano Alfonso Morvillo, attuale direttore dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo del Cnr di Napoli. Eccezion fatta per la Stazione unica appaltante della Regione Basilicata (Sua), dove Liliana Santoro cederà il posto a Del Corso, per ricollocarsi a sua volta a capo della nuova direzione Ambiente ed energia in luogo dell’uscente Giuseppe Galante.


Il governatore, confermando le indiscrezioni che circolavano ormai da luglio, ha disposto il passaggio di Domenico Tripaldi dalla guida dell’ex Dipartimento programmazione a quella della nuova Direzione salute e politiche della persona. Già da qualche giorno, d’altro canto, il direttore generale uscente, Ernesto Esposito, avrebbe consegnato una lettera di dimissioni al governatore in vista dell’assunzione di un altro incarico in centro Italia. Una partenza, quella del napoletano Esposito, che pare destinata a “sminare” il terreno anche dai pericoli dell’inchiesta giudiziaria in cui risulta indagato, assieme agli assessori Cupparo e Rocco Leone, e al suo grande accusatore, l’ex direttore generale del San Carlo, Massimo Barresi.


Dopo un anno e mezzo il governatore ha chiuso anche il “caso” apertosi ai vertici dell’ex Dipartimento infrastrutture con le dimissioni, presentate ma rimaste sulla carta, del dg uscente Alberto Caivano, per i contrasti insorti con l’assessora leghista Donatella Merra. Al suo posto è stato individuato un lucano che ha fatto fortuna fuori regione, Roberto Tricomi, attuale dirigente dell’area tecnica del Commissario delegato della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il completamento di alcuni schemi idrici.


Per la nuova direzione per lo Sviluppo economico, il lavoro e i servizi alla comunità, poi, è stato individuato Canio Alfieri Sabia, ricercatore del Cnr di Tito e presidente della sezione lucana della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali, anche noto per aver promosso, di recente, il gemellaggio tra il Comune di Potenza e quello di Piacenza nel nome di San Gerardo Della Porta.
«E’ arrivato un primo segnale di cambiamento». Questo il commento affidato ieri in serata da Bardi al suo profilo su Facebook. «E’ stata approvata in giunta la rotazione di tutti i direttori generali e ci sono state anche 3 new entry su 8. In futuro ruoteranno anche tutti i dirigenti regionali: si va nella direzione della trasparenza, della legalità e accogliamo una best practice dell’Autorità anti-corruzione».


«La Regione Basilicata – ha aggiunto il governatore – avrà nuove competenze, grazie anche ai concorsi, differenti sensibilità e un rinnovato know-how. Sono elementi fondamentali in vista della sfida cruciale del piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel fine settimana, ci sarà una nuova giunta che continuerà il processo di riorganizzazione dell’ente, con ulteriori provvedimenti finalizzati ad aumentare efficienza ed efficacia della Regione. Non si torna indietro».

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