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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

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POTENZA – Ci sarà un ospite prestigioso quest’anno per l’inaugurazione dell’Anno accademico 2022-2023 dell’Università degli studi della Basilicata. Il prossimo 6 marzo alle 11, infatti, nell’Aula Quadrifoglio del Polo del Francioso a Potenza, sarà presente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Da un presidente dall’altro e, in mezzo, 40 anni. Che sono quelli di vita della giovane Università lucana, nata dopo il disastroso sisma del 1980 e inaugurata il 23 novembre 1983 dall’allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini.

Una sorta di “passaggio del testimone”, nell’anno in cui si celebrano quindi i primi 40 anni di vita dell’Ateneo. In realtà – si legge sul sito dell’Unibas – l’idea dell’istituzione di una Università della Basilicata risale al decennio precedente. La neonata Regione Basilicata chiese infatti al Formez (Centro di formazione e studi per il Mezzogiorno) il 9 novembre 1971 uno studio preliminare, che fu realizzato da un gruppo di lavoro specifico e consegnato il 13 febbraio 1973. Ma fu solo dopo il sisma del 1980, e con le leggi del 1981, che il progetto ebbe un reale e concreto impulso. L’embrione dell’Università, infatti, è racchiuso negli articoli dal 39 al 45 della legge 219. In particolare, è il 39 a posare la prima virtuale pietra: “Con effetto dall’anno accademico 1982-1983 è istituita l’Università statale degli studi della Basilicata con sede in Potenza”. Immediatamente dopo partirono anche tutte le procedure per metter in piedi la struttura accademica, da un punto di vista normativo, organizzativo e logistico. Nel corso della cerimonia inaugurale, alla presenza di Sandro Pertini, il rettore Fonseca specificò anche i dati sulle prime immatricolazioni, «con una domanda che si è rivelata molto più ampia rispetto alle previsioni»: 892 iscritti in totale fino al 5 novembre di quell’anno, di cui il 63 per cento maschi e il 37 per cento donne. Il 38 per cento scelse Agraria, il 31 per cento Ingegneria e il 20 per cento Lettere.

Nel primo anno accademico gli iscritti saranno poi complessivamente 904. La popolazione studentesca, dopo un primo biennio statico, nell’anno accademico 1986-1987 sarà di 1.530 persone (831 maschi e 698 donne), di 2.237 nel 1989 e di 4.167 nel 1994, per raggiungere la cifra di cinquemila iscritti (secondo le previsioni del progetto iniziale) nell’anno accademico 1999-2000, e arrivare a 7.500 nel 2002-2003. La prima sede accademica fu quella realizzata a Potenza, in via Nazario Sauro, su una superficie di 142 metri quadrati (rispetto ai circa 96 mila di oggi su cui si estendono i poli di Potenza e di Matera). Alla fine del 1986 fu poi aperta la biblioteca interfacoltà, a Potenza, in via Acerenza, che oggi invece ha sede in via Nazario Sauro: il patrimonio librario era di circa 56 mila volumi, a cui se ne aggiunsero altri 7.500, provenienti da diverse donazioni. Nel 1990 un altro momento storico: fu infatti firmata la pergamena per la posa della prima pietra del Polo di Macchia Romana, progettato per dare all’Università un secondo polo nel capoluogo lucano, dopo quello originario del Francioso. Nel 1989 è stato poi istituito l’Irsub (Istituto regionale per il diritto allo studio) che diventa nel 1997 Ardsu, l’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, per la cura dei servizi agli studenti (ristorazione, alloggio, borse di studio, progetti Socrates, Erasmus). Il 19 ottobre 2019 è stato quindi ufficialmente inaugurato il nuovo Campus di Matera, in via Lanera, in cui sono confluite le sedi di San Rocco e di Via Lazazzara.

Per Sergio Mattarella non è la prima volta all’Unibas: il 17 luglio 2017, infatti, è stato ospite a Matera, in occasione dell’inaugurazione della Cattedra Jacques Maritain. E ora sarà a Potenza, a celebrare i primi 40 anni di una giovane Università che ha tanta voglia di crescere.

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