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L'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama

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CASTELMEZZANO (POTENZA) – Le cravatte di Stefano Ricci le hanno indossate Barak Obama e Vladimir Putin, solo per fare due nomi. Ma quanti sanno che questi preziosi accessori vengono realizzate in Basilicata, nel cuore delle Dolomiti lucane? Eppure è così.

Il marchio dello stilista internazionale (che ha come sede operativa centrale la Toscana), si serve anche del sapiente lavoro di esperte artigiane di Castelmezzano. Sono 22 i dipendenti e qui le donne sono la maggioranza. Tutte le operaie sin dal primo momento hanno beneficiato di un contratto a tempo indeterminato, mutui agevolati e visite specialistiche gratuite.

Condizioni di lavoro di cui – purtroppo – solo pochi fortunati lavoratori possono beneficiare in Basilicata. Un piccolo polo artigianale, in una casetta che dall’esterno tutto sembra fuorché una fabbrica, dove da 12 anni si lavora per un marchio internazionale che vanta  78 negozi in vari continenti, di cui 3 in Italia.

Una produzione di circa 80.000 cravatte l’anno quella prodotta a Castelmezzano. E a dare la spinta a questa piccola ma bella realtà è stato proprio il Volo dell’Angelo, occasione quindi non solo turistica in senso stretto. Questo perché Niccolò Ricci, figlio di Stefano e amministratore delegato della casa di moda, si è ritrovato in Basilicata per una vacanza. Tappa obbligata ovviamente il Volo dell’Angelo che unisce Castelmezzano a Pietrapertosa.

L’imprenditore sembra si sia letteralmente innamorato di questi luoghi sconosciuti fino a quel momento. E, dopo aver attraversato in volo questi territori, ha deciso di volerci impiantare uno stabilimento, a condizione però che a lavorare a mano fossero le donne del posto. Quando lo stabilimento ha aperto, nel 2009, le lavoratrici erano 13 ma, vista la professionalità e il buon lavoro fatto, con il tempo sono state fatte nuove assunzioni, fino agli attuali 22 dipendenti.   Dopo un periodo di formazione della durata di due mesi, con personale esperto che veniva in Basilicata direttamente da Firenze, le artigiane di Castelmezzano hanno acquisito  una manualità che rispecchia in toto gli standard prestabiliti dall’azienda. Ogni giorno tagliano, cuciono, scelgono stoffe: tutto interamente fatto a mano.

Ed è questo che rende unici i capi prodotti nel laboratorio lucano: ago, filo, ferro da stiro e macchine per cucire manuali sono gli unici strumenti presenti all’interno del laboratorio. Una realtà che ieri è stata teatro anche di una visita del presidente della Regione, Vito Bardi, che ha sottolineato come l’unica strada contro lo spopolamento che attanaglia la nostra terra sia la presenza «di nuove imprese, di aziende che crescono, fondate o guidate da giovani, capaci di stare sul mercato e quindi di esportare».

E lo stabilimento lucano ha creato un legame forte tra lo stilista e la Basilicata. Ricci, con i figli e la moglie, infatti, ha deciso di girare a Matera il video per la collezione dell’estate 2018. Una realtà piccola ma sana, dove il Made in Italy non è solo un modo di dire e dove si richiede sì professionalità ma in cambio si offrono alle lavoratrici dei contratti di lavoro dignitosi. E questo ha permesso loro di restare in Basilicata. La ricetta contro lo spopolamento è tutta qui.

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