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POTENZA – Se da una parte gli automobilisti potentini continuano a denunciare danni alla proprie autovetture a causa delle voragini che ormai si sono impadronite di ogni singola strada della città ma anche delle zone rurali e delle contrada, dall’altra c’è la notizia che è stata appaltata la prima tranche di lavori – 800.000 euro – per eseguire i primi interventi di rifacimento del manto stradale.

Una seconda tranche più sostanziosa – per un ammontare complessivo di 2 milioni di euro – sarà eseguito in un secondo momento visto che non c’è ancora l’appalto.
Certo l’asfalto non potrà essere rifatto già a partire da domani – per un lavoro ben fatto e che non si disciolga come neve al sole – sarà necessario pazientare ancora qualche mese. L’auspicio è che si possa già partire dal prossimo aprile ma si tratta di una data orientativa visto che bisogna fare i conti con il meteo.

Con la prima tranche di lavori, quella appunto per cui sono già stati appaltati i lavori per 800mila euro, si interverrà lungo le principali strade cittadine (viale Marconi, via Vaccaro, via del Gallitello, via Anzio, via Isca del Pioppo, solo per citarne alcune) ma anche lungo le arterie principali di alcune contrade, come a esempio, Giarrossa, Dragonara e Piani del Mattino.

In parallelo al rifacimento del manto stradale l’amministrazione comunale procederà anche, lungo queste prime arterie interessate dagli interventi per il ripristino della viabilità, a realizzare anche le prime piste ciclabili.

Per la seconda tranche, quella che vedrà appalti per due milioni di euro, bisognerà attendere un po’ di più.

In tutto, alla fine dei lavori, sarà completamento rifatto l’asfalto lungo i 600 chilometri di strade – principali e secondarie – che fanno parte del tessuto urbano del capoluogo di regione.

Un capoluogo dove ormai l’asfalto era un pallido ricordo. Un po’ perché da tempo non si eseguivano neanche i lavori di manutenzione ordinaria e un po’ perché tra scavi per la posa delle fibra ottica, piuttosto che per lavori alla rete idrica o elettrica chi prima ha eseguito gli scavi poi si è limitato a dei rattoppi che non sarebbero stati eseguiti a regola d’arte e che quindi si sono disfatti come neve al sole.

Insomma ora la speranza è che il bel tempo arrivi presto in modo tale che le strade, o meglio quello che ne rimane visto che le voragini la fanno da padrone e l’asfalto è sempre più sconnesso , possano essere rifatte ex novo e non con interventi tampone che non servirebbero a risolvere il problema. Buttare bitume nelle buche, infatti, lascia il tempo che trova. Basta un po’ di pioggia e tutto , infatti, torna come prima se non anche peggio.

In attesa che le condizioni meteo consentano di eseguire i lavori non si più comunque sottacere come, soprattutto sui social, ogni giorno sembra un bollettino di guerra con segnalazioni continue di vecchie e nuove voragini.

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