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POTENZA – IL campionato del Potenza finisce qui con un lusinghiero quarto posto e un carico di rimpianti infinito per essere stati lì a giocarsi, fino alla fine, finanche il secondo posto, visto che il calendario prevedeva gli scontri diretti con Monopoli e Bari al Viviani,

L’assemblea di Lega Pro ha deliberato, con una votazione, le promozioni (giuste) di Reggina, Monza e Vicenza. Per la quarta ha prevalso ai voti il merito sportivo, per cui il Carpi sarà la quarta eletta.
La votazione più combattuta è stata proprio questa: in 23 hanno votato per il merito sportivo, 17 si sono astenute (sono le società che non avevano interesse di classifica), il Potenza, ed altre 15, hanno votato per la disputa dei playoff in formato ridotto e a partecipazione facoltativa.

Ed il dato non va sottovalutato, perchè Caiata ha chiaramente detto, con il voto, che avrebbe voluto giocare i playoff. Avrebbe voluto far scendere in campo i suoi calciatori.

Oltretutto, per partecipare a questi playoff bisognava adeguarsi a un protocollo sanitario il cui costo è stato computato in 200 mila euro, 100 mila solo per poter accedere al primo allenamento. Per questo era “ridotta” la formula e facoltativa la partecipazione dei club che avevano per classifica diritto a parteciparvi, proprio per gli ingenti costi. Il Potenza avrebbe voluto esserci, almeno stando all’orientamento del voto.

Adesso l’assemblea di Lega Pro porterà al Consiglio Federale questa proposta che dovrà essere accolta, ma che di fatto “costringerà” gli organi decidenti a una attenta valutazione sulla prossima formula dei campionati. Con una rivisitazione delle categorie dalla B alla D, per rendere il calcio sostenibile.

«È stata adottata la scelta più opportuna. Ora si può guardare avanti». È stato il commento del presidente. Ed il riferimento non può che essere alla questione delle riforme dei campionati per rendere questo calcio più sostenibile.

Le due faccende sono inequivocabilmente connesse, perchè solo non rendendo questo calcio più sostenibile si può pensare a una riduzione del numero delle squadre.

Il dibattito sarà ferrato e se la Figc non vorrà andare incontro inevitabilmente a una estate di ricorsi e tribunali a qualche compromesso dovrà pur scendere. E facendo parte del lotto delle squadre importanti che puntano a una riforma, anche il Potenza può giocarsi le sue carte.

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