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La sede della Lucana Film Commission nei Sassi, chiusa con un bastone

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Ombre sui costi della Lucana Film Commission: attività quasi inesistente ma dal 2022 al 2023 il contributo regionale è salito a 2,140 milioni

Tra le funzioni statutarie ci sono quelle di “Promuovere e sostenere la produzione di opere cinematografiche, televisive, audiovisive e pubblicitarie italiane ed estere in Basilicata” nonché, tra l’altro “Promuovere attività di coordinamento con altre film commission italiane e straniere anche per favorire coproduzioni internazionali o interregionali con particolare riferimento al sistema dell’area mediterranea”.

I fatti, però, sembrano dimostrare altro, perché la Fondazione Lucana Film Commission (la cui dicitura completa dovrebbe essere Lucana Film anche Game Commission ndr), dati alla mano, non ha finanziato produzioni, né avviato sinergie e dall’inizio del 2023 le cose non sembrano cambiate, in termini di iniziative e attività proprie di una struttura come questa in una regione come la Basilicata, da tempo scelta da produzioni nazionali e internazionali.

Le domande sono tante e nemmeno le cifre indicate nei bilanci sembrano fornire ulteriori chiarimenti, fra progetti che appaiono e poi non si trovano più, con una sede materana chiusa da un bastone in legno, nonostante la città dei Sassi sia in percentuale la voce di maggior introito per l’industria cinematografica lucana.

Nell’anno in corso, nel frattempo, secondo quanto indicato nel bilancio di previsione 2023 pubblicato sul sito ufficiale, i contributi previsti dalla Regione (componente della Fondazione nella misura del 60%) sono stati quasi raddoppiati, passando da 1,140 milioni dell’anno precedente a 2,140 milioni, segno di una attività che richiederebbe adeguato sostegno economico anche se alla voce “Investimenti e attività di ricerca e di sviluppo” si legge nel bilancio consuntivo 2022, che non si registrano costi.

Soci fondatori risultano anche il Comune di Potenza, la Provincia di Potenza, il Comune di Matera e la Provincia di Matera (che ricoprono il restante 40% delle quote) e sono quelle provenienti da questi componenti le uniche fonti economiche a disposizione, senza nessuna entrata autonoma della Fondazione.

Nei costi di produzione inseriti nel consuntivo 2022 risultano acquisti (338 euro), servizi non meglio esplicitati (153.919 euro) un accantonamento come Fondo Rischi per controversie legali in corso (90 mila euro) e spese per contabilità e paghe (19.760 euro) pur se la voce per salari, stipendi e personale sia nel 2021 che nel 2022 non riporta alcuna somma.

Qualche segnale di attività, comunque, era stato indicato nella relazione sul bilancio consuntivo 2022, scomparso però in quello di previsione del 2023. Accantonamenti per la concessione di contributi, infatti erano assegnati i rispettivamente per lo studio e la realizzazione di una sceneggiatura sulla personalità di Rocco Scotellaro (100 mila euro), il sostegno a nuove produzioni cinematografiche (352 mila euro), il location scouting da svolgere in Basilicata (57 mila euro), la realizzazione di un corso professionale per assistente di produzione e montatore/addetti al montaggio (240 mila euro).

Voci che nel bilancio di previsione del 2023 risentono di alcune cancellazioni e modifiche con un pareggio di 2.140 milioni euro che nelle uscite prevede rispettivamente: attività finalizzate all’incoming di nuove produzioni, attività di formazione specifica – corsi di formazione professionalizzanti – per creazione di nuove professionalità (480 mila euro); interventi sul territorio lucano progetto “Assi narrativi” (105 mila euro); Progetto “Lucana Doc – Cantiere dei racconti” (1 milione di euro).

Nel 2023, dunque, si perdono le tracce di voci come la sceneggiatura su Rocco Scotellaro, il sostegno a nuove produzioni cinematografiche e il location scouting. Tutte voci che non trovano alcuna spiegazione analitica nella relazione di accompagnamento nella quale inoltre, vengono evidenziate voci di costo che per i servizi sono pari a 1.013, 512 milioni, in cui sono “ricompresi anche i costi previsti relativi alle spese per il funzionamento, l‘assistenza tecnica dell’ente. Per il noleggio di fotocopiatori, scanner, stampati e noleggio sale inoltre la Lucana Film anche Game Commission prevede di spendere 10 mila euro nel 2023.

In quanto, poi, ai costi per il personale, si sale a 109 mila euro “Atteso che la procedura di selezione pubblica risulta in itinere”.
Tornando al bilancio 2022 spiccano altre voci particolarmente onerose come le consulenze legali e le spese legali che superano i 55 mila euro (rispettivamente 49.405 euro e 5.711 euro) e che indicano una attività intensa, negata invece dai dati contenuti nel bilancio.

Tra le domande che sorgono, scorrendo il bilancio consuntivo 2022, c’è anche quella che riguarda la revoca di contributi a otto progetti per somme che vanno dai 1000 ai 10 mila euro, per “mancata rendicontazione e osservanza dei termini”.
Il Cda, inoltre, nel 2022 è pesato sul bilancio per una cifra complessiva di 9511 euro che aumenta notevolmente nel bilancio di previsione 2023 con 38 mila euro per il presidente del Cda, 13.300 per il suo vice e 7600 ciascuno per i tre consiglieri.

E mentre ci si appresta a chiudere il 2023, la Fondazione Lucana Film anche Game Commission lascia ancora domande senza risposta e, al momento, non prevede nuove produzioni.

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