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di MARGHERITA AGATA
VIGGIANO – Un ritorno alla tradizione. Sarà questo il concerto, in programma questa sera, alla VI Rassegna dell’Arpa viggianese, di Ambrogio Sparagna e la sua Orchestra popolare italiana. Dopo aver viaggiato oltre manica con le sonorità celtiche dell’arpa di Cornac De Barra, si torna alle radici. Da sempre, infatti, la ricerca musicale del maestro Sparagna attinge a piene mani nel repertorio della tradizione popolare italiana. E l’Orchestra popolare, nata nel 2007 per dare una dimensione “stabile” al suo lavoro di recupero e conservazione della memoria del repertorio di tradizione orale, lo accompagna in quel di Viggiano, terra d’elezione dell’arpicella, strumento caro alla musica popolare di cui Sparagna è mirabile cantore. Non c’è posto più adatto, dunque, per proporre lo spettacolo dedicato ai balli popolari dell’Italia centro-meridionale: saltarello, ballarella, pizzica, tammurriata e soprattutto tarantella, la danza matrice di tante tradizioni musicali. Al centro della scena Sparagna guida l’orchestra, fa ballare i musicisti  e interagisce con il pubblico dando così vita ad una vera e propria festa capace di animare una piazza o un intero paese.   Con il suo inseparabile organetto, il maestro Sparagna dirige l’Orchestra popolare di voci e strumenti musicali della tradizione popolare italiana (organetti, chitarra battente, ghironda, mandola, zampogna, ciaramella, flauti pastorali, lira, tamburelli e, ovviamente, anche l’arpa di Viggiano), pronta a eseguire repertori popolari regionali, ma anche forme e generi del folklore nazionale. Ma a precedere sul palco Ambrogio Sparagna sarà la musica dell’Essenzial Duo composto dalla voce di Tullia Barbera e l’arpa di Raul Moretti, che viaggeranno tra i classici del pop-rock degli anni ’80 e ’90. Per Viggiano, poco più di tremila anime e 1000 metri sul livello del mare, l’ennesima serata di grande musica, dall’avvio della VI edizione della Rassegna dell’Arpa Viggianese, diretta da Vincenzo Zitello, prima della giornata di chiusura, in programma domani, con la consegna del Premio speciale al maestro Roberto De Simone.
La chiusura ideale per una rassegna che celebra  la lunghissima tradizione arpistica che ha reso famoso nel mondo il piccolo centro della Val d’Agri e che ha portato nel paese lucano i maggiori esponenti dello strumento e della musica popolare mondiale, diventando un punto di riferimento.
Per cinque giorni e cinque notti la cittadina potentina accoglie musiche e tradizioni da tutto il mondo avendo al centro di tutto, ovviamente il suono dell’arpa, che sia celtica, bretone o classica non importa: purchè grande musica sia. Come quella di Ambrogio Sparagna.
m.agata@luedi.it

VIGGIANO – Un ritorno alla tradizione. Sarà questo il concerto, in programma questa sera, alla VI Rassegna dell’Arpa viggianese, di Ambrogio Sparagna e la sua Orchestra popolare italiana. Dopo aver viaggiato oltre manica con le sonorità celtiche dell’arpa di Cornac De Barra, si torna alle radici. Da sempre, infatti, la ricerca musicale del maestro Sparagna attinge a piene mani nel repertorio della tradizione popolare italiana. 

E l’Orchestra popolare, nata nel 2007 per dare una dimensione “stabile” al suo lavoro di recupero e conservazione della memoria del repertorio di tradizione orale, lo accompagna in quel di Viggiano, terra d’elezione dell’arpicella, strumento caro alla musica popolare di cui Sparagna è mirabile cantore. Non c’è posto più adatto, dunque, per proporre lo spettacolo dedicato ai balli popolari dell’Italia centro-meridionale: saltarello, ballarella, pizzica, tammurriata e soprattutto tarantella, la danza matrice di tante tradizioni musicali. Al centro della scena Sparagna guida l’orchestra, fa ballare i musicisti  e interagisce con il pubblico dando così vita ad una vera e propria festa capace di animare una piazza o un intero paese.   

Con il suo inseparabile organetto, il maestro Sparagna dirige l’Orchestra popolare di voci e strumenti musicali della tradizione popolare italiana (organetti, chitarra battente, ghironda, mandola, zampogna, ciaramella, flauti pastorali, lira, tamburelli e, ovviamente, anche l’arpa di Viggiano), pronta a eseguire repertori popolari regionali, ma anche forme e generi del folklore nazionale

Ma a precedere sul palco Ambrogio Sparagna sarà la musica dell’Essenzial Duo composto dalla voce di Tullia Barbera e l’arpa di Raul Moretti, che viaggeranno tra i classici del pop-rock degli anni ’80 e ’90. Per Viggiano, poco più di tremila anime e 1000 metri sul livello del mare, l’ennesima serata di grande musica, dall’avvio della VI edizione della Rassegna dell’Arpa Viggianese, diretta da Vincenzo Zitello, prima della giornata di chiusura, in programma domani, con la consegna del Premio speciale al maestro Roberto De Simone.

La chiusura ideale per una rassegna che celebra  la lunghissima tradizione arpistica che ha reso famoso nel mondo il piccolo centro della Val d’Agri e che ha portato nel paese lucano i maggiori esponenti dello strumento e della musica popolare mondiale, diventando un punto di riferimento. 

Per cinque giorni e cinque notti la cittadina potentina accoglie musiche e tradizioni da tutto il mondo avendo al centro di tutto, ovviamente il suono dell’arpa, che sia celtica, bretone o classica non importa: purchè grande musica sia. Come quella di Ambrogio Sparagna.

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