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Sipario sul “Fata Festival”:
  giovani musicisti ed il coro Obadhia
 
 A Monticchio Laghi, lo scorso 22 settembre  è stato portato a termine il “Fata festival 2013”. Iniziato il primo Settembre, a Palazzo San Gervasio e proseguito a Ripacandida, Genzano di Lucania, Venosa, si è concluso a Monticchio Laghi, nell’antica Abbazia di San Michele Arcangelo con  il concerto dell’Orchestra G.A.I.A. e del Coro Obadhia.Tutto il programma musicale è stato curato da Giovanna D’Amato, direttrice dell’Ateneo Musica Basilicata, con il supporto dei cinque Comuni partecipanti, la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano, l’Apt e con la ricerca enogastronomica a cura dell’Unione Regionale Cuochi Italiani con l’obiettivo di valorizzare Comuni che restano un po’ lontani dai tradizionali percorsi turistici. “Perché sono difficili da raggiungere o perché-riferisce Giovanna D’Amato- nessuno ha mai pensato di poterci trovare qualcosa di interessante. E invece, in questa piccola e spesso ancora sconosciuta regione, capita di trovare dei capolavori che mai ti saresti aspettato di trovare lì. Come vecchie e nobili signore, nascondono all’interno dei vecchi centri abitati straordinari gioielli architettonici, capolavori che fanno il giro del mondo ma della cui esistenza spesso noi lucani non sappiamo. E si tratta di capolavori che necessitano di restauri, di interventi, di fondi che ormai nessun ente ha. E così, anche per dare a questi Comuni qualche opportunità in più, è nata la prima edizione di Fata (Fuoco, Aria, Terra, Acqua), il festival itinerante che dal 1 al 22 settembre ha trasformato in contenitori di eventi luoghi sacri ( Santuario di San Donato di Ripacandida, gemellato con la Basilica superiore di Assisi, Chiesa dell’Annunziata di Genzano, Abbazia di Monticchio), castelli (Pirro del Balzo di Venosa)  e pinacoteche ( D’Errico di Palazzo S.Gervasio). Sono stati proposti concerti e presentazioni di libri, ma anche degustazioni, sapori tipici di una terra e di una identità, quella delle popolazioni del Vulture e dell’Alto Bradano”. L’Orchestra G.A.I.A. diretta da Giovanna D’Amato in collaborazione con il coro Obadhia direttore Rocco Baccelliere, ha eseguito i seguenti brani: Hornpipe da Musica sull’acqua di J.F. Handel; Il cigno di C.Saint Saens; Il temporale da L’estate di A.Vivaldi; Ave Maria di F.Liszt; Danza ungherese n.5 in sol min. di J.Brahms;” Va Pensiero” coro dal Nabucco 8 in occasione 200° anniversario della nascita di G.Verdi); Thais Meditation di J.Massenet; Fratello Sole Sorella luna di R.ortolani; Ave Maria e Libertango di A.Piazzolla; Il pianista sull’oceano di E.Morricone; Coro a bocca chiusa da Madame Butterfly di G.Puccini; Variazioni per violoncello sul Mosè di G.Rossini; Gagliarda di C.Gesualdo da Venosa (in occasione del 400° anniversario del musicista di Venosa). 
Lorenzo Zolfo 

 A Monticchio Laghi, lo scorso 22 settembre  è stato portato a termine il “Fata festival 2013”. Iniziato il primo Settembre, a Palazzo San Gervasio e proseguito a Ripacandida, Genzano di Lucania, Venosa, si è concluso a Monticchio Laghi, nell’antica Abbazia di San Michele Arcangelo con  il concerto dell’Orchestra G.A.I.A. e del Coro Obadhia.

Tutto il programma musicale è stato curato da Giovanna D’Amato, direttrice dell’Ateneo Musica Basilicata, con il supporto dei cinque Comuni partecipanti, la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano, l’Apt e con la ricerca enogastronomica a cura dell’Unione Regionale Cuochi Italiani con l’obiettivo di valorizzare Comuni che restano un po’ lontani dai tradizionali percorsi turistici. “Perché sono difficili da raggiungere o perché-riferisce Giovanna D’Amato- nessuno ha mai pensato di poterci trovare qualcosa di interessante. E invece, in questa piccola e spesso ancora sconosciuta regione, capita di trovare dei capolavori che mai ti saresti aspettato di trovare lì. 

 

Come vecchie e nobili signore, nascondono all’interno dei vecchi centri abitati straordinari gioielli architettonici, capolavori che fanno il giro del mondo ma della cui esistenza spesso noi lucani non sappiamo. E si tratta di capolavori che necessitano di restauri, di interventi, di fondi che ormai nessun ente ha. E così, anche per dare a questi Comuni qualche opportunità in più, è nata la prima edizione di Fata (Fuoco, Aria, Terra, Acqua), il festival itinerante che dal 1 al 22 settembre ha trasformato in contenitori di eventi luoghi sacri ( Santuario di San Donato di Ripacandida, gemellato con la Basilica superiore di Assisi, Chiesa dell’Annunziata di Genzano, Abbazia di Monticchio), castelli (Pirro del Balzo di Venosa)  e pinacoteche ( D’Errico di Palazzo S.Gervasio). Sono stati proposti concerti e presentazioni di libri, ma anche degustazioni, sapori tipici di una terra e di una identità, quella delle popolazioni del Vulture e dell’Alto Bradano”. 

L’Orchestra G.A.I.A. diretta da Giovanna D’Amato in collaborazione con il coro Obadhia direttore Rocco Baccelliere, ha eseguito i seguenti brani: Hornpipe da Musica sull’acqua di J.F. Handel; Il cigno di C.Saint Saens; Il temporale da L’estate di A.Vivaldi; Ave Maria di F.Liszt; Danza ungherese n.5 in sol min. di J.Brahms;” Va Pensiero” coro dal Nabucco 8 in occasione 200° anniversario della nascita di G.Verdi); Thais Meditation di J.Massenet; Fratello Sole Sorella luna di R.ortolani; Ave Maria e Libertango di A.Piazzolla; Il pianista sull’oceano di E.Morricone; Coro a bocca chiusa da Madame Butterfly di G.Puccini; Variazioni per violoncello sul Mosè di G.Rossini; Gagliarda di C.Gesualdo da Venosa (in occasione del 400° anniversario del musicista di Venosa). Lorenzo Zolfo 

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