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Fisarmoniche
in festa a Matera
MATERA – Dopo l’intensa tre giorni di Pordenone , il FAdiesis accordion festival approda a Matera, per un altrettanto intenso week-end lungo, dove sulle note struggenti della fisarmonica s’intrecceranno suggestivi dialoghi musicali tra materani e pordenonesi. Un vero e proprio laboratorio di sperimentazione artistica, culturale e sociale a 360°, a unire due territori così lontani, eppure avvicinati da profonde affinità elettive: terre al contempo aspre e gentili, geografie periferiche storicamente proiettate a oriente, luoghi con preziose e antiche enclavi, narrate e incarnate da scrittori e da poeti assurti a fama universale. Luoghi, forse, destinati da sempre all’incontro: è emblematico come l’innovativo sguardo cinematografico del friulano Pier Paolo Pasolini abbia contribuito a illuminare il destino di Matera.  Il via al Festival oggi, alle  20.30, a Palazzo Lanfranchi, con l’inedito Duo Fisarmonica costituito dalla pugliese Saria Convertino e dal pordenonese Alessandro Ambrosi, contraddistinguerà una giornata dedicata ai giovani talenti. Domani, alle ore 20.30, nel Cinema Comunale, il Duo Fassetta-Paternoster proporrà un incontro di alto profilo musicale tra il violoncellista materano Vito Paternoster e il fisarmonicista pordenonese Gianni Fassetta maestri riconosciuti a livello internazionale. Domenica, alle ore 11, a Palazzo Lanfranchi, concluderanno simbolicamente il Festival i fisarmonicisti di domani, con il Concerto degli allievi del Conservatorio Statale di Musica “E.R. Duni” di Matera, affiancati dagli allievi della Scuola di Musica “Fadiesis” di Pordenone.
In repertorio nelle tre serate musiche di Bach, Piazzolla, Faurè, Paternoster. «Un progetto di collaborazione – ha detto l’organizzatore Gennaro Loperfido -che cresce anno dopo anno. Un benvenuto agli ospiti di Pordenone, sempre più numerosi a Matera. Un benvenuto a uno spirito che è la cifra stilistica e culturale dell’Associazione “Fadiesis”, organizzatrice del Festival: collegare attraverso la pratica musicale i luoghi, i popoli, le persone».

MATERA – Dopo l’intensa tre giorni di Pordenone , il FAdiesis accordion festival approda a Matera, per un altrettanto intenso week-end lungo, dove sulle note struggenti della fisarmonica s’intrecceranno suggestivi dialoghi musicali tra materani e pordenonesi. Un vero e proprio laboratorio di sperimentazione artistica, culturale e sociale a 360°, a unire due territori così lontani, eppure avvicinati da profonde affinità elettive: terre al contempo aspre e gentili, geografie periferiche storicamente proiettate a oriente, luoghi con preziose e antiche enclavi, narrate e incarnate da scrittori e da poeti assurti a fama universale. 

Luoghi, forse, destinati da sempre all’incontro: è emblematico come l’innovativo sguardo cinematografico del friulano Pier Paolo Pasolini abbia contribuito a illuminare il destino di Matera.  Il via al Festival oggi, alle  20.30, a Palazzo Lanfranchi, con l’inedito Duo Fisarmonica costituito dalla pugliese Saria Convertino e dal pordenonese Alessandro Ambrosi, contraddistinguerà una giornata dedicata ai giovani talenti. Domani, alle ore 20.30, nel Cinema Comunale, il Duo Fassetta-Paternoster proporrà un incontro di alto profilo musicale tra il violoncellista materano Vito Paternoster e il fisarmonicista pordenonese Gianni Fassetta maestri riconosciuti a livello internazionale. Domenica, alle ore 11, a Palazzo Lanfranchi, concluderanno simbolicamente il Festival i fisarmonicisti di domani, con il Concerto degli allievi del Conservatorio Statale di Musica “E.R. Duni” di Matera, affiancati dagli allievi della Scuola di Musica “Fadiesis” di Pordenone.

In repertorio nelle tre serate musiche di Bach, Piazzolla, Faurè, Paternoster. «Un progetto di collaborazione – ha detto l’organizzatore Gennaro Loperfido -che cresce anno dopo anno. Un benvenuto agli ospiti di Pordenone, sempre più numerosi a Matera. Un benvenuto a uno spirito che è la cifra stilistica e culturale dell’Associazione “Fadiesis”, organizzatrice del Festival: collegare attraverso la pratica musicale i luoghi, i popoli, le persone».

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