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QUELL’urlo subito dopo aver ricevuto il premio, è stato, nella sua spontaneità, il gesto che riassume al meglio la gioia e la soddisfazione per la vittoria alla sessantaquattresima edizione  del Festival di San Remo. Una vittoria desiderata, cercata. E alla fine arrivata. Quando la coppia Fazio-Littizzetto ha gridato il suo nome, Arisa in un primo momento non si è scomposta. Poi l’urlo e e il ringraziamento al pubblico. Superato poi, il primo momento è ritornata sui suoi passi: «Tutto Ok. Sono contenta» ha risposto a Fazio che gli chiedeva le sue sensazioni a caldo. Arisa è questo.

Un mix di gioia, serietà e un pizzico di spensieratezza, caratteristiche queste, che poi riporta nella sue canzoni. Il suo personalissimo show è continuato anche durante la conferenza stampa notturna.

Disarmante nelle sue affermazioni. «Sono felice, è la mia prima volta da big, sono contenta di aver vinto questo premio. Credo che la mia canzone sia veramente pop, ed essendo il festival pop era giusto che vincesse la mia canzone». Alla sua sinistra c’erano Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots, arrivati secondi, e alla sua destra Renzo Rubino, piazzatosi terzo.

«Sono contenta di aver condiviso il podio con loro, perchè da parte nostra c’è stata una ricerca per portare qualcosa di nuovo». E Raphael a sua volta ha commentato «abbiamo raggiunto, con Sir Bob Cornelius Rifo (al secolo Simone Cogo, di Bassano del Grappa, e autore del progetto live The Boody Beetroots, ndr) lo scopo che avevamo, suonare e divertirci con questa esperienza e siamo anche tra i primi tre classificati, è un grande onore. Vogliamo ringraziare quanti hanno reso possibile questo». Ma ovviamente gli occhi erano puntati sulla vincitrice che ha continuato: «Io volevo vincere: se siamo qui e facciamo questa maratona, è inutile fare la corsa e poi voler scansare il traguardo. Se si corre il traguardo si taglia».

Ad alcuni giornalisti è apparsa calma e non particolarmente emozionata: «Sì è vero, sono calma -ha detto Arisa – mi agito quando devo cantare». E’ una Rosalba serena quando parla della kermesse anche se di questo festival cambierebbe «i pronostici», tutto quel parlare «che ti leva la sorpresa. Questa dovrebbe essere la fiera della musica, gli artisti dovrebbero portare qui i loro progetti e basta. Quindi cambierei tutto questo scambio di informazioni date ‘tanto per’». E a chi gli ha chiesto se i suoi trascorsi in tv, l’avessero in qualche modo aiutata, ha risposto a tono:  «Il mio passato televisivo mi ha aiutato? Non vado in tv da un anno. L’altra volta arrivai seconda dopo aver partecipato a Victor Victoria. Può essere, non lo so».  Poi un inciso squisitamente “meridionalista”. «Vince il Sud (anche Rocco Hunt, vincitore nella sezione giovani è meridionale, ndr) perchè ha più fame».

 

L’artista crede di aver vinto perchè la sua canzone “Controvento”: «ha un linguaggio forse più comprensibile: ma il fatto che siano sul podio anche brani come quello di Gualazzi e Rubino è un segnale che qualcosa sta cambiando». Immancancabile la domanda politica. «Matteo Renzi? Non lo conosco. Non so niente, non ne capisco di queste cose». Nonostante il tam tam mediatico a cui è stata sottoposta fino a tarda notte, ha avuto parole tenere anche per la sua famiglia. A un giornalista che gli ha chiesto a chi dedicava la vittoria, non ha avuto dubbi: «Alla mia nipotina Teresa che quando mi vede dice: “wow zii (zia ndr) wow zii”».  Il trionfo della cantante lucana è stata unanime. Infatti c’è stata totale sintonia tra quanti hanno votato da casa e la giuria di qualità all’Ariston quando si è trattato di decidere: Arisa è stata sempre prima sia nel giudizio degli uni che degli altri. La giuria di qualità ha penalizzato Francesco Renga, collocato al sesto posto, mentre il televoto lo dava secondo. E mettendo insieme i voti di sabato con quelli del televoto di giovedì, Renga è scivolato al quarto posto della classifica finale.  Quanto invece a Gualazzi e The Bloody Beetroots , piazzatisi al secondo posto, ieri il televoto li ha collocati oltre il sesto posto, mentre quella di qualità in sala li ha indicati al terzo. Il televoto di giovedì li dava al quinto e alla fine ecco che il duo è stato penalizzato proprio dal voto a distanza. Un successo, dunque, sotto ogni punto di vista. Un successo che la porterà in giro per l’Italia per la promozione del nuovo album. Senza montarsi la testa. Del resto, ha detto dopo la vittoria: «io non mi scompongo».

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