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DOPO un anno di lavoro, ha finalmente visto la luce «Protocollo S», il primo seriale web made in Basilicata. E’ stato infatti presentato pubblicamente ieri presso la Cappella dei Celestini a Potenza, il termine del progetto cinematografico no budget girato tra Potenza e Pignola, grazie all’impegno e alla passione di un gruppo di artisti e tecnici esclusivamente lucani. Presenti il regista e sceneggiatore della serie Felice Vino, il cast artistico e tecnico insieme a pubblico, stampa, Enti e privati che hanno permesso la realizzazione del lavoro. Tra questi Paride Leporace, direttore della Lucana Film Commission, che ha da subito apprezzato e sposato l’idea e Piera De Marca, responsabile dell’ufficio Cultura del Comune di Potenza, al quale si deve il patrocinio e la concessione di alcuni spazi pubblici per le riprese. Protocollo S è una serie thriller fantascienza che verrà a breve diffusa su internet. E’ un lavoro innovativo, l’esplorazione dell’ultima frontiera del cinema: le web series, episodi di fiction realizzati per essere fruiti attraverso internet (la cosiddetta Web TV), oppure sui display dei dispositivi mobili.

Più di questo però Protocollo S è stato un esperimento, un desiderio, una sfida artistica e personale, di principio. Provare a dimostrare che la Basilicata, così tanto apprezzata ultimamente dall’industria cinematografica, non offre soltanto paesaggi incontaminati e borghi antichi, ma può essere set ideale anche per opere moderne e sperimentali. Progetti saldamente ancorati al territorio ma aperti al resto del mondo.

E soprattutto dare prova che se i talenti, gli ingegni e i cuori dei giovani di questa terra riescono a mettersi insieme per un obiettivo comune, a fare rete per trattenere e al contempo incanalare per diffonderle le capacità e le creatività delle numerose persone valide che questa terra ha da offrire, se tutto ciò accade, se c’è volontà che accada, allora non solo non abbiamo nulla da invidiare a chi è lontano da noi e per partito preso si crede si trovi in condizioni migliori, ma ancor più importante, si riesce a trovare la chiave per un reale rilancio della regione dal punto di vista culturale, artistico e, di conseguenza, economico.

L’unico modo per realizzare un prodotto di qualità non avendo fondi era di lavorare in gruppo. Ecco l’ambizione di creare una rete di collaborazione tra realtà artistiche e tecniche del e sul territorio che potesse coinvolgere anche soggetti pubblici e privati.

Tra i giovani artisti e professionisti lucani che hanno abbracciato il progetto corale: Produzione Okobiu, Gommalacca Teatro, Associazione Leali, Pixel srl, Vestiti storici Federica Groia e Giemme Tessuti. Diversi gli enti e le aziende che hanno accettato di sostenere il progetto, che ha potuto contare anche sull’appoggio dell’Apt. Tra i luoghi delle riprese ideali per il tipo di storia narrata, alcuni ambienti moderni dell’ospedale San Carlo e dell’Acquedotto lucano. L’acqua infatti è un elemento fondamentale all’interno della trama del seriale.

Quella presentata è stata la fine dei lavori della cosiddetta serie zero e i presenti hanno potuto assistere in anteprima alla prima delle quattro puntate che la compongono, puntate che verranno a breve pubblicate sul canale youtube e saranno fruibili gratuitamente e da chiunque. E’ già aperta la pagina facebook “Protocollo S web serie”, mentre sarà presto on-line il sito ufficiale del seriale con informazioni e curiosità sul cast e sulla trama, corredate da video e interviste insieme alle foto e ai video di backstage.

 

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