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A ciascuno le sue carte. Specie ora che il Regno di Napoli è finito da un pezzo e il Fante di coppe o il Re di denari certo non se ne hanno a male se vengono rimpiazzati da “figure” (è proprio il caso di dirlo) a noi più familiari. E’ nata così, un po’ per gioco e un po’ per sfida, l’idea di Roberto Moliterni e Emanuele Pizzilli di creare delle carte da gioco espressione della “materanità”. «Questa storia incomincia quando io ed Emanuele – racconta Moliterni- scopriamo che vicino casa mia, a Roma, c’è una fabbrica di carte. L’idea è: perché tutti gli altri posti hanno delle carte da gioco e noi no? Contattiamo Pantaleo Di Lecce e gli diciamo: ti va di fare con noi “le Materane”? Ci abbiamo messo due anni per pensarle e disegnarle. Adesso “Le materane” sono realtà». Cos’hanno di speciale queste carte? «I semi e le figure – spiega Pizzilli – sono ispirati a quelli delle carte napoletane, cosa che le rende immediatamente giocabili, anche dai giocatori più tradizionalisti, ma l’immaginario, tutto materano, affonda le sue radici nelle icone della Festa della Bruna: non ci sono re e cortigiane, ma generali e cavalieri della Bruna, pastori e coppe di cartapesta. Abbiamo cercato di riprodurre i colori tenui e i pastelli del Carro Trionfale, così lontani dalle incisioni delle carte napoletane».
Sul dorso campeggia un’altra delle icone della città: l’astro della Grotta del Sole.
I tre “inventori” delle carte ispirate alla Festa della Madonna della Bruna sono tre giovani materani di “ritorno”. Nel senso che a Matera ci ritornano solo nelle feste comandate, il 2 luglio prim’ancora che a Natale: Pantaleo vive a Foligno, dove dipinge e insegna arte; Emanuele vive a Messina, dove sta continuando gli studi in archeologia, dopo una prima laurea a Matera; Roberto vive a Roma, dove scrive come sceneggiatore e per alcune riviste.
Le prime “Materane” sono state stampate in tiratura limitata (appena 90 copie) dalla Ludocards di Alessandria, ma sono pronte a fare il loro debutto ufficiale nella città dei Sassi, in un numero molto maggiore, proprio in occasione della festa del 2 luglio. L’idea delle carte con i personaggi ispirati alla processione dei pastori e al carro trionfale è piaciuta molto al Comitato della Festa della Bruna che ha messo a disposizione dei tre “cartari” un banchetto per la vendita nei giorni della festa. Altri punti vendita in cui è già possibile trovare “Le Materane”, al prezzo di 10 euro, sono la Libreria Mondadori, in via del Corso, la Libreria Di Giulio, in via Dante Alighieri, il Groove Beer & Grill, in via Roma, l’edicola L’Almanacco, in via San Pardo, l’edicola Del Corso, in via del Corso. Per gli amanti del web è possibile richiederle via internet all’indirizzo lematerane@gmail.com. I tre ideatori si augurano che “Le Materane” possano presto diventare “le carte” di Matera, quelle- per intenderci- che si trovano in tutte le case a Natale per giocare a briscola a o sette e mezzo. Intanto, in attesa che la città ricambi il loro originale gesto d’amore, acquistando le carte, Moliterni, Pizzilli e Di Lecce stanno già pensando di rafforzare il loro legame con la città d’origine, stampando sulle prossime “Materane” il logo di Matera 2019. Che possa rivelarsi la “carta” vincente nella corsa a capitale europea della Cultura?
m.agata@luedi.it

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