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ULTIMA rappresentazione della rassegna teatrale Teatri di Pietra Theatrum Theatron.

L’evento è organizzato dall’Associazione Scenamediterraneo Potenza, dalla Regione Basilicata, dalla Shell, dai Comuni di Miglionico, Venosa e Grumento Nova, da CapuAntica Festival, da Mda Produzioni, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata.

L’ultimo atto vedrà salire sul palco del Castello del Malconsiglio di Miglionico, con inizio alle 21.30 l’attrice Debora Caprioglio, insieme ad Antonella Piccolo, Chiara Cavalieri, nella piece dal titolo “Cercasi dea disperatamente” del regista Roberto D’Alessandro, le scene sono curate da Andrea Bianchi, i costumi da Alessandra Beneduce. Da Aristofane, traduzione e adattamento di Marco Caponera e Chiara Cavalieri, la rappresentazione teatrale appare semplice e lineare. Avere poteri divini non è cosa facile e anche quattro dee navigate ed esperte Afrodite, Artemide, Atena ed Estia, soffrono la loro condizione diventata ormai frenetica e routinaria quanto eterna. Nel loro ufficio in cui quotidianamente smistano e valutano le preghiere rivoltele dagli esseri umani tutto sembra procedere nervosamente bene da millenni, fino a quando un giorno, Estia, la dea della casa, scompare misteriosamente lasciando le tre dee nel panico, tanto da portarle alla decisione di assegnare un potere divino e un’umana! Ma a chi? Il problema delle tre diventerà il motivo per compiere un excursus tra le figure femminili nel teatro di Aristofane, da Lisitrata a Prassagora, de Il Governo delle Donne, fino alle Tesmoforiazuse. Grazie anche alle descrizioni oniriche delle protagoniste, lo spettacolo mette in luce la complessità della figura femminile sia sulla terra che sull’Olimpo, ma sempre in modo onirico, accattivante e fedele ai  testi di riferimento. Il viaggio delle tre dee, nel teatro di Aristofane si risolve in un finale riflessivo e ironicamente amaro, volto a dare uno spunto nuovo e di speranza.

cultura@luedi.it

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