X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

DOPO le tappe di  Castelgrande, Lauria, Rivello, Barile, Matera e Calciano prosegue a Rionero in Vulture, Calvello e Muro Lucano l’esposizione delle  opere vincitrici del “Lap- Public art award 2013”. Il tour è partito in luglio da Potenza. Le opere selezionate dalla giuria del premio, formata dal Presidente Spencer Tunick e dai commissari Bruno di Marino e Basak Malone, hanno coinvolto da marzo ad oggi l’intera comunità della Basilicata. Da marzo Marco Rossetti nel suo viaggio attraverso la Basilicata ha creato un inedito racconto fotografico della regione, tradotto in 6 diverse cartoline prodotte in serie limitata di 200 e distribuite negli shops, cartoline che raffigurano le bellezze della regione parzialmente coperte da elementi di disturbo che, ironicamente, invitano l’osservatore ad approfondire la conoscenza di questa terra per buona parte ancora da scoprire. Dal maggio scorso anche le artiste Maria Angela Capossela e Liviana Davì hanno visitato la Basilicata con la loro opera “L’esposizione del lenzuolo”, che, partendo dall’antica tradizione dell’esposizione del lenzuolo dopo la prima notte di nozze, riflette contro la violenza sulle donne, per sovvertire le posizioni sociali, per trasformare il significato della macchia in consapevolezza di genere. Lo hanno fatto incontrando donne rappresentative di una sensibilità vera sulle problematiche di genere, prime tra tutte le donne dell’associazione “Telefono donna. Casa delle Donne Ester Scardaccione” di Potenza, unico centro antiviolenza in Basilicata, presieduto da Cinzia Marroccoli, partner del Lap. Tante le Donne pronte nelle piazze della Basilicata a portare con sé un lenzuolo per compiere, una volta formato un cerchio, come in un rito liberatorio, il lancio del colore in tutte le variazioni cromatiche, escluso il rosso. Le lenzuola colorate dalle donne sono state esposte in tutte le città attraversate dal Lap. 

Il Laboratorio permanente di arte pubblica lavora sul coinvolgimento delle comunità della Basilicata per la creazione di uno storytelling, racconto corale delle tradizioni, dei segreti, dei bisogni della nostra regione. I cittadini lucani sono i primi protagonisti di un’azione artistica collettiva atta a produrre materiale di documentazione audiovisivo per la creazione dell’archivio etnoantropologico della Basilicata, attraverso “Laboratori urbani”, che coinvolgono di borgo in borgo persone di tutte le età. Il 12 settembre, alle 21 , la facciata del Palazzo Giustino Fortunato a Rionero in Vulture si illuminerà con “Scopriamo la Basilicata, video  dell’Istituto comprensivo   “Granata”, protagonisti gli studenti. La luce del giorno illumina, dunque, nei diversi borghi lucani i Laboratori Urbani e le performance collettive, sino al tramonto, quando le piazze si illuminano con gli urban screen del Lap, video proiezioni sui palazzi storici.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE