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MATERA – Se non giochi, non leggi. La Libreria dell’Arco ha ospitato l’iniziativa nazionale “Arlt Attack! Piombo e colori a Buenos Aires”, organizzata dal marchio editoriale Sur (costola della Minimum Fax, settore scrittura sudamericana) e la più giovane casa editrice romana Del Vecchio Editore; che, in occasione dell’uscita contemporanea di due opere del maestro della narrativa argentina Roberto Arlt, “Acqueforti di Buenos Aires” (Del Vecchio) e “Scrittore fallito” (Sur), si sono unite per approfondire tramite alcune librerie indipendenti italiane il genio del “pionere della letteratura moderna argentina”. Ma il gioco, in tutto ciò, ovvero in un tour di presentazioni letterarie, dove lo troviamo? Nel CruciverbArlt. «Partecipate alla lettura dei suoi scritti migliori – spiegano gli editori e i librai che hanno sostenuto gli appuntamenti, parlando dei testi dell’innovatore Arlt -, e se saprete districarvi per primi dal groviglio di Buenos Aires, riceverete in omaggio i nostri libri!». Roma, Bergamo, Torino, Pesaro, Messina, Parma, Genova, Ivrea, Lecce, Milano, Matelica, Sassari, Vigevano, La Spezia, Verona, Cagliari, Venezia, Palermo, Cesenatico, Martina Franca, Firenze, Catania, Avezzano, Padova, Bari. E’ lungo l’elenco delle città che, con Matera, ospita “Arlt Attack!”. Mentre la terra argentina, tra le altre cose, torna di drammatica attualità. Per il suo stato economico-sociale, soprattutto. Recentemente di Roberto Arlt è stato detto che sostanzialmente che scriveva “per seminare il panico”. Non a caso una sua importante opera ha per titolo “Un viaggio terribile”. Scomparso a soli 42 anni, durante l’avventura appartata dell’altro immortale Osvaldo Lamborghini, Arlt esordì con “El juguete rabioso” (Il giocattolo rabbioso), pubblicato per la prima volta nella caotica Argentina del ‘26. Le Acqueforti, invece, erano i suoi esperimenti letterari nati dagli interventi da editorialista e giornalista. Tante tragedie del Novecento non le visse. Come non potrà vedere i tumulti del Terzo Millennio. Epperò ne aveva parlato.

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