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Il più grande cantante della storia della Basilicata è morto. L’autore delle colonne sonore di alcune generazioni di lucani – per non dire dell’intera Italia – se n’è andato prematuramente accasciandosi su un palco di Policoro.
Nessuno come lui aveva saputo amare la sua terra senza farne motivo di ideologia, di moina psicologica, di rabbia – a differenza di altri, a partire dal sottoscritto. Era normalmente, naturalmente lucano, e non poche volte, anche di persona, gli avevamo rimproverato o invidiato questa profonda pacificazione interiore.
Ricordo una sera a Mareta, era il 1998. Facevo il portiere di notte all’Hotel Villa Cheta. Parlammo un’oretta alla reception, e in tutti i modi cercai di fargli confessare un tormento, un’inquietudine, una rabbia sulla nostra terra. Niente. Amava la Lucania sopra ogni cosa, ma poco s’importava dei furori di chi, come il sottoscritto, pensava di parlare a nome di tutti gli umiliati e offesi della storia.Il suo unico dovere era fare belle canzoni, e questo dovere etico ed estetico lo ha svolto fino in fondo, a costo di passare per cantante disimpegnato rispetto ai tanti problemi materiali e morali della nostra gente.
Oggi la Lucania intera è listata a lutto, e tutte le radio dovrebbero tacere, le bande e i gruppi posare gli strumenti musicali. Non è morto uno qualsiasi: è morta la più bella voce di tutti i tempi della nostra terra. E di voci così ne nascono poche, in un secolo.
Ricordo ancora la prima volta che lo sentii cantare dal vivo. Era il 1989, e andammo – con un gruppo di amici, tutti più grandi di me – da Rotonda al campo sportivo di Sala Consilina. Mango cantò a lungo con una fascia bianca in testa e perennemente avvolto dai fumi artificiali che all’epoca si usavano durante i concerti.
Poi, negli anni, sempre mi sono fatto accompagnare dalle sue canzoni: “Nella mia città”, “Monna Lisa”, “Australia”, “Oro”, “Lei verrà”.
E’ morto inaspettatamente il più grande cantante della nostra terra.E’ un giorno orribile. Forse per molti di noi la giovinezza finisce qui, e un giorno probabilmente diremo che tutto ebbe inizio con la morte di Mango. Tutto il peggio che la vita poteva riservarci.

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