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“A Matera con la spinta di tremila persone possiamo rimettere in equilibrio questa sfida e puntare a gara 5”. Certo il colpo subito in gara due ha indirizzato decisamente la serie a favore di Torino ma Giovanni Benedetto continua a spingere sul binario motivazionale ed a credere in questa rimonta. Oramai sbagliare non è più possibile ma Matera sente di poter fare ancora uno sforzo al termine di questa straordinaria stagione e davanti al proprio pubblico.
Costringere Torino a rimettersi in discussione è la sfida che attende la Bawer e a questo punto le difficoltà maggiori sotto un profilo psicologico e di impatto saranno quelle di gara tre perchè l’eventuale gara4 già potrebbe indirizzare diversamente gli equilibri psicologici del match.
Sotto un profilo più strettamente tecnico la Bawer ha bisogno di un paio di fattori fondamentali e cioè di avere dagli uomini del suo quintetto il rendimento altissimo di tutto il campionato e poi l’altra condizione è quella di cercare di limitare l’apporto della panchina avversaria che in gara uno con Conti e in gara due con Parente ha fatto la differenza nei momenti più importanti e decisivi della sfida. Il resto lo dovrà fare il PalaSassi che dovrà essere in grado di spingere all’inverosimile la formazione di Benedetto e di far sentire anche agli avversari la veemenza della propria spinta.
“In casa e con la grande presenza di tifosi pronti a sostenerci proceremo ancor a far del PalaSassi il nostro fortino, a sfruttare la sua spinta per riuscire ad avere la meglio e riequilibrare la sfida” ricorda ancora coach Benedetto che dovrà anche essere alle prese con la verifica delle condizioni psico-fisiche del gruppo e di uomini come Vitale e Iannuzzi che hanno riportato qualche piccolo colpo e di altri come Vico che hanno mostrato i segni di una stagione lunga e dispendiosa. Per tutti è indubbia la presenza in campo ma c’è da augurarsi che riescano a fare un ultimo superlativo sforzo nella stagione.
Il dato statistico che riportiamo è invece il peso nell’ottica del risultato degli ultimi due minuti del secondo quarto di gara uno e di gara due con parziali di 12-2 e di 12-0 a favore di Torino che hanno di fatto cambiato il volto delle sfide e confermato che di momenti bui e di cali di quel tipo la Bawer non se ne può permettere.
Da oggi si ritorna in palestra per accorgimenti, consigli e la volontà di trovare la carica giusta per gara tre. La Bawer vuole fare un passo alla volta e dimostrare di “non essere affatto spacciata”. 
Piero Quarto
“A Matera con la spinta di tremila persone possiamo rimettere in equilibrio questa sfida e puntare a gara 5″. Certo il colpo subito in gara due ha indirizzato decisamente la serie a favore di Torino ma Giovanni Benedetto continua a spingere sul binario motivazionale e a credere in questa rimonta. Ormai sbagliare non è più possibile ma Matera sente di poter fare ancora uno sforzo al termine di questa straordinaria stagione. Costringere Torino a rimettersi in discussione è la sfida che attende la Bawer e a questo punto le difficoltà maggiori sotto un profilo psicologico e di impatto saranno quelle di gara3 perchè l’eventuale gara4 già potrebbe indirizzare diversamente gli equilibri psicologici del match. Sotto un profilo più strettamente tecnico la Bawer ha bisogno di un paio di fattori fondamentali e cioè di avere dagli uomini del suo quintetto il rendimento altissimo di tutto il campionato. L’altra condizione è quella di cercare di limitare l’apporto della panchina avversaria che in gara uno con Conti e in gara due con Parente ha fatto la differenza nei momenti decisivi della sfida. Il resto lo dovrà fare il PalaSassi che dovrà essere in grado di spingere all’inverosimile la formazione di Benedetto e di far sentire anche agli avversari la veemenza della propria spinta.”In casa e con la grande presenza di tifosi pronti a sostenerci proveremo ancora a fare del PalaSassi il nostro fortino, a sfruttare la sua spinta per riuscire ad avere la meglio e riequilibrare la sfida” ricorda ancora coach Benedetto che dovrà anche essere alle prese con la verifica delle condizioni psico-fisiche del gruppo e di uomini come Vitale e Iannuzzi che hanno riportato qualche piccolo colpo e di altri come Vico che hanno mostrato i segni di una stagione lunga e dispendiosa. Per tutti è certa la presenza in campo ma c’è da augurarsi che riescano a fare un ultimo superlativo sforzo nella stagione.Il dato statistico che riportiamo è invece il peso nell’ottica del risultato degli ultimi due minuti del secondo quarto di gara uno e di gara due con parziali di 12-2 e di 12-0 a favore di Torino che hanno di fatto cambiato il volto delle sfide e confermato che di momenti bui e di cali di quel tipo la Bawer non se ne può permettere.Da oggi si ritorna in palestra per accorgimenti, consigli e la volontà di trovare la carica giusta per gara tre. La Bawer vuole fare un passo alla volta e dimostrare di “non essere affatto spacciata”. 
p.quarto@luedi.it

 

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