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ITALIA76
CROAZIA 77
ITALIA Maccaferri 9, Merlati, Laquintana 8, Vencato 13, Nobile 6, Spissu 3, Baldasso 13, Fontecchio 16, Panzieri 2, Artioli ne, Benetti 2, Vedovato 4. Coach: Capobianco (ass. Remondino – Baioni)
CROAZIA Kapusta ne, Jukic 14, Marinelli 10, Palac 7, Kozic 11, Coric 4, Jelenek 1, Vucic, Zganec B. 2, Arapovic 5, Ziziz 7, Zganec K. 16. Coach: Nazor
ARBITRI Loscalzo di Potenza e Leggiero di Brindisi
PARZIALI 13-14, 33-31, 49-46, 76-77
NOTE falli antisportivi di Marinelli (2’), Vencato (22’), Zganec B. (37’), Fontecchio (38’) e Coric (39’). Usciti per 5 falli Arapovic (32’), Marinelli (36’), Zganec B. (37’), Jukic (38’), Zganec C. (39’) e Fontecchio (39’). Fallo tecnico (32’) e poi espulsione (32’) per il coach della Croazia Nazor. Fallo tecnico a Zganec B. (35’)
L’ultima pagina del romanzo di Italia-Croazia ha un finale beffardo. Avanti per quasi tutta la partita i ragazzi di Capobianco si sciolgono in un finale da corrida, avvelenato dalla sceneggiata del tecnico ospite che ritira la squadra dal campo per contestare l’arbitraggio e poi la ributta dentro, smaliziata al punto giusto nel portarsi a casa una vittoria che ha dell’incredibile.  L’avvio degli azzurri è di grande sofferenza sul piano fisico (8-13 dopo 7’). Almeno quattro possessi vengono sprecati sbattendo contro la difesa croata, che Capobianco prova ad aprire abbassando il quintetto con l’ingresso di Laquintana e Maccaferri, avvicinando Fontecchio al canestro. E’ la mossa che riporta l’Italia a -1 a fine primo quarto. Il tono agonistico della gara non accenna a scendere, con le due squadre a bonus giù quando mancano sette minuti all’intervallo. A tenere basso il punteggio le percentuali scadenti ai liberi, su entrambi i fronti.  Nell’equilibrio, l’Italia mette per la prima volta il muso davanti con Vencato dalla lunetta (24-23 al 15’), costringendo Nazor al time out quando Baldasso sfrutta uno scarico trovando il tiro comodo del +3 (26-23). Il meglio l’Italia continua a farlo vedere senza un cinque di ruolo, con la grande applicazione difensiva di Panzieri che gli consente di reggere il confronto nel pitturato nonostante un gap di centimetri. Sull’asse Fontecchio-Baldasso gli azzurri cambiano marcia e piazzano il parziale di 12-1 che porta sul 31-24 il tabellone, prima del contro break firmato da Marinelli e Jukic, lasciato solo sul lato debole dove infila il canestro del 33-31. Si torna negli spogliatoi a distanza di un possesso. Nazor all’uscita dagli spogliatoi deve gestire una squadra carica di falli (quattro per Arapovic e Marinelli al 25’) che deve necessariamente abbassare l’intensità difensiva. Vencato continua a crearsi buone situazioni in uno contro uno ma l’allungo decisivo non è ancora nelle corde dell’Italia che devono lavorare ai fianchi gli avversari per costruire il successo. Come spesso accade in questi casi, è la difesa che da la scossa:  sul 49-44 (29’) Vedovato stoppa platealmente Kozic e accende gli azzurri sul campo e in panchina. In avvio dell’ultimo quarto Arapovic non si rassegna a uscire per il suo quinto fallo e protesta insieme al suo allenatore: coach Nazor matura così si becca il tecnico che rende il clima velenoso. Nazor non si arrrende e insiste con le proteste fino a meritarsi l’espulsione. Un’assist per la recita dell’allenatore croato, che porta l’Italia tra liberi e possessi consecutivi al massimo vantaggio di 54-47 (33’). Sul giustificabile calo di tensione di Fontecchio e compagni la Croazia risale fino a 54-53 sulla tripla di Palac, prima di complicarsi ancora la vita quando Bruno Zganec, che urla in faccia all’arbitro prendendo tecnico anche lui. A 3’ dalla sirena Laquintana sembra indirizzare la partita con la bomba del 63-56, ma l’antisportivo di Fontecchio e Ziziz riportano gli ospiti a -1 (65-64). Con le squadre in campo da due ore la lucidità è ai minimi termini. Karlo Zganec segna i due liberi del pareggio a 1’12’’ (68-68). Col pallone ormai bollente è Laquintana a prendere per mano i suoi: segna i liberi, subisce fallo in attacco e poi l’antisportivo di Cosic che vale per l’Italia il 73-68 grazie al 2/2 di Maccaferri dalla lunetta. Ma è tutto da rifare in pochi secondi: Cosic segna, subisce fallo, sbaglia i liberi e sugli sviluppi del rimbalzo offensivo mette la tripla del pareggio. A 16’’ Maccaferri fa 1/2 dalla lunetta (76-75) e lascia il teorico ultimo possesso alla Croazia, trasformato da Cosic nel forzatissimo canestro del sorpasso (76-77) a 83 centesimi dalla fine. Il pallone muore in mano a Vencato, tra le proteste di Capobianco che invoca un fallo subito. Quanta rabbia perdere così. 
Turchia-Slovenia 63-61 (14-14; 34-27; 47-48) 
Turchia: Ugurlu 9, Sanli 5, Sipahi 2, Baykan, Birsen 8, Ciner 4, Ulubay 6, Kanter 6, Demir 2, Guven 3, Kosut 11, Sanli 7
Slovenia: Span, Dolensen 10, Ulcar 2, Novak 8, Santelj 10, Rebec 15, Kavas 3, Zupan 3, Janc 5, Ritlop 5, Zatkovic, Grusovnik ne

ITALIA 76
CROAZIA 77

ITALIA Maccaferri 9, Merlati, Laquintana 8, Vencato 13, Nobile 6, Spissu 3, Baldasso 13, Fontecchio 16, Panzieri 2, Artioli ne, Benetti 2, Vedovato 4. Coach: Capobianco (ass. Remondino – Baioni)
CROAZIA Kapusta ne, Jukic 14, Marinelli 10, Palac 7, Kozic 11, Coric 4, Jelenek 1, Vucic, Zganec B. 2, Arapovic 5, Ziziz 7, Zganec K. 16. Coach: Nazor
ARBITRI Loscalzo di Potenza e Leggiero di Brindisi
PARZIALI 13-14, 33-31, 49-46, 76-77
NOTE falli antisportivi di Marinelli (2’), Vencato (22’), Zganec B. (37’), Fontecchio (38’) e Coric (39’). Usciti per 5 falli Arapovic (32’), Marinelli (36’), Zganec B. (37’), Jukic (38’), Zganec C. (39’) e Fontecchio (39’). Fallo tecnico (32’) e poi espulsione (32’) per il coach della Croazia Nazor. Fallo tecnico a Zganec B. (35’)

L’ultima pagina del romanzo di Italia-Croazia ha un finale beffardo. Avanti per quasi tutta la partita i ragazzi di Capobianco si sciolgono in un finale da corrida, avvelenato dalla sceneggiata del tecnico ospite che ritira la squadra dal campo per contestare l’arbitraggio e poi la ributta dentro, smaliziata quanto basta per portarsi a casa una vittoria incredibile. La firma sul successo è di Kozic, quando sul tabellone restano solo 83 centesimi.  
LA GARA – L’avvio degli azzurri è di grande sofferenza sul piano fisico (8-13 dopo 7’). Almeno quattro possessi vengono sprecati sbattendo contro la difesa croata, che Capobianco prova ad aprire abbassando il quintetto con l’ingresso di Laquintana e Maccaferri. Insieme all’avvicinamento di Fontecchio al canestro, è la mossa che riporta l’Italia a -1 a fine primo quarto. Il tono agonistico non accenna a scendere, con le due squadre a bonus giù quando mancano sette minuti all’intervallo. A tenere basso il punteggio le percentuali scadenti ai liberi, su entrambi i fronti.  Nell’equilibrio, l’Italia mette per la prima volta il muso davanti con Vencato dalla lunetta (24-23 al 15’), costringendo Nazor al time out quando Baldasso sfrutta uno scarico trovando il tiro comodo del +3 (26-23). Il meglio l’Italia continua a farlo vedere senza un cinque di ruolo, con la grande applicazione difensiva di Panzieri che gli consente di reggere il confronto nel pitturato nonostante un gap di centimetri. Sull’asse Fontecchio-Baldasso gli azzurri cambiano marcia e piazzano il parziale di 12-1 che porta sul 31-24 il tabellone, prima del contro break firmato da Marinelli e Jukic (33-31). Si torna negli spogliatoi a distanza di un possesso. Nazor al rientro in campo si ritrova una squadra carica di falli (quattro per Arapovic e Marinelli al 25’) che deve necessariamente abbassare l’intensità difensiva. Vencato continua a crearsi buone situazioni in uno contro uno ma l’allungo decisivo non è ancora nelle corde dell’Italia. Come spesso accade in questi casi, è la difesa che prova a dare la scossa:  sul 49-44 (29’) Vedovato stoppa platealmente Kozic e accende gli azzurri sul campo e in panchina. In avvio dell’ultimo quarto Arapovic non si rassegna a uscire per il suo quinto fallo e protesta insieme al suo allenatore: coach Nazor matura così il fallo tecnico che rende il clima velenoso. Nazor non si arrrende e insiste con le proteste fino a meritarsi l’espulsione. Un’assist per la recita dell’allenatore croato, che porta l’Italia tra liberi e possessi consecutivi al massimo vantaggio di 54-47 (33’). Sul giustificabile calo di tensione di Fontecchio e compagni la Croazia risale fino a 54-53 con la tripla di Palac, prima di complicarsi ancora la vita quando Bruno Zganec, che urla in faccia all’arbitro, prende tecnico anche lui. A 3’ dalla sirena Laquintana sembra indirizzare la partita con la bomba del 63-56, ma l’antisportivo di Fontecchio e Ziziz riportano gli ospiti a -1 (65-64). Con le squadre in campo da due ore la lucidità è ai minimi termini. Karlo Zganec segna i liberi del pareggio a 1’12’’ (68-68). Col pallone ormai bollente è Laquintana a prendere per mano i suoi: segna i liberi, subisce fallo in attacco e poi l’antisportivo di Cosic che vale per l’Italia il 73-68 grazie al 2/2 di Maccaferri dalla lunetta. Ma è tutto da rifare in pochi secondi: Cosic segna, subisce fallo, sbaglia i liberi e sugli sviluppi del rimbalzo offensivo mette la tripla del pareggio. A 16’’ Maccaferri fa 1/2 dalla lunetta (76-75) e lascia il teorico ultimo possesso alla Croazia, trasformato da Cosic nel forzatissimo canestro del sorpasso (76-77) a 83 centesimi dalla fine. Il pallone muore in mano a Vencato, tra le proteste di Capobianco che invoca un fallo subito. Quanta rabbia perdere così. 

TURCHIA 63
SLOVENIA 61
(14-14; 34-27; 47-48, 63-61) 

TURCHIA Ugurlu 9, Sanli 5, Sipahi 2, Baykan, Birsen 8, Ciner 4, Ulubay 6, Kanter 6, Demir 2, Guven 3, Kosut 11, Sanli 7
SLOVENIA Span, Dolensen 10, Ulcar 2, Novak 8, Santelj 10, Rebec 15, Kavas 3, Zupan 3, Janc 5, Ritlop 5, Zatkovic, Grusovnik ne

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