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L’ultima giornata del 2013 emette, come prevedibile, il verdetto sulla squadra campione d’inverno ma, soprattutto, rilancia le ambizioni di un Agrigento uscita vittoriosa dal monday night del PalaSassi.
Testacoda senza storia – Nonostante l’assenza di Infanti ed un Flamini in panchina solo per onor di firma, la capolista Mobyt conquista contro la rimaneggiata cenerentola Bari la vittoria che le vale il primo posto con 40′ d’anticipo sul giro di boa, eguagliando, ma stavolta sui quaranta minuti, il record di punti stagionale già messo a segno (116) dopo due supplementari nella vittoriosa trasferta di Ruvo di Puglia. Alle spalle reagisce bene Ravenna che consolida il suo secondo posto battendo nettamente la Bnb (45-22 all’intervallo) ma che vede compromettersi le chance di una clamorosa qualificazione alla final six in virtù dello sfavorevole scontro diretto con un Agrigento con la quale la squadra di Giordani condivide il secondo posto della classifica.
Agrigento in volata- E’ proprio la squadra di Ciani ad aggiudicarsi il match-clou della giornata, nel posticipo del lunedì. A distanza di sette mesi dalla gara due della scorsa semifinale playoff, la Moncada viola nuovamente il PalaSassi in uno scontro diretto che conferma tutte le alte aspettative della vigilia e si decide solo negli ultimi quaranta secondi. I siciliani hanno saputo soffrire nei momenti delicati, uscendo alla distanza con tutti i loro uomini migliori e trovando nel finale, in maniera chirurgica e decisiva, i canestri utili a conquistare una fondamentale vittoria esterna.
Risorge Roseto, Lucca in rimonta – Continua anche nell’ultima gara dell’anno il folle campionato di Roseto che dopo aver vinto nettamente a Treviglio ed essere, invece, letteralmente crollata in casa con Matera, si dimostra squadra più affidabile lontano dal PalaMaggetti. Gli uomini di Trullo, nell’unica vittoria esterna della domenica, “rullano” letteralmente una Firenze tornata a mostrarsi in tutta la sua incertezza, e tornano a respirare dopo una settimana decisamente complessa, nonostante la perdurante assenza di Metreveli. Dopo due quarti passati ad inseguire (37-46), guidata dai suoi due americani che segnano equamente 44 punti in coppia, l’Archantea di Mecacci batte una rimaneggiata Chieti (assenti Raschi e Comignani, non rinnovato il mensile a Bonfiglio) cui non basta un Soloperto da 29 punti e, probabilmente, finora il miglior pivot del campionato.
Solo vittorie casalinghe – Il resto della giornata ha visto solo vittorie casalinghe, con alternanza di gare equilibrate e conclusesi nettamente. Vince in maniera convincente, uscendo bene nel secondo tempo, Treviglio su Recanati mentre deve soffrire fino all’ultimo minuto (73-71) la Paffoni di Di Lorenzo nell’anticipo di sabato per avere ragione di una coriacea Casalpusterlengo, agganciata proprio da Omegna a quota 16 in classifica. Continua, inoltre, il buon momento di Mantova che torna a far bottino pieno anche davanti al pubblico amico (appena la seconda vittoria stagionale, a fronte delle cinque in trasferta) contro una Reggio Calabria ancora poco decifrabile (esordio per Monaldi) e soprattutto sempre a secco di vittorie lontano dal parquet di casa.
La Bawer si ferma – Si interrompe proprio sul più bello il sogno della quinta vittoria consecutiva e di un capodanno al secondo posto per la squadra di Benedetto. In una partita bella e tesa, come prevedibile risolta solo nel finale, Matera fallisce troppo volte soprattutto da lontano il colpo del ko e subendo, giustamente, tutti i canestri decisivi della squadra di Ciani. Troppo soli i due americani e Iannuzzi per far fronte ad un quintetto che ha meglio distribuito le sue opzioni in attacco, mentre pesa in maniera evidente la scarsa lucidità nei minuti finali che ha prodotto solo due punti negli ultimi tre minuti ed è sfociato nella fatale palla persa sull’ultimo possesso, prima della decisiva bomba di Piazza.
Donatello Viggiano
L’ultima giornata del 2013 emette, come prevedibile, il verdetto sulla squadra campione d’inverno ma, soprattutto, rilancia le ambizioni di un Agrigento uscita vittoriosa dal monday night del PalaSassi.

Testacoda senza storia – Nonostante l’assenza di Infanti e un Flamini in panchina solo per onor di firma, la capolista Mobyt conquista contro la rimaneggiata cenerentola Bari la vittoria che le vale il primo posto con 40′ d’anticipo sul giro di boa, eguagliando, ma stavolta sui quaranta minuti, il record di punti stagionale già messo a segno (116) dopo due supplementari nella vittoriosa trasferta di Ruvo di Puglia. Alle spalle reagisce bene Ravenna che consolida il suo secondo posto battendo nettamente la Bnb (45-22 all’intervallo) ma che vede compromettersi le chance di una clamorosa qualificazione alla final six in virtù dello sfavorevole scontro diretto con un Agrigento con la quale la squadra di Giordani condivide il secondo posto.

Agrigento in volata – E’ proprio la squadra di Ciani ad aggiudicarsi il match-clou della giornata, nel posticipo del lunedì. A distanza di sette mesi dalla gara due della scorsa semifinale playoff, la Moncada viola nuovamente il PalaSassi in uno scontro diretto che conferma tutte le alte aspettative della vigilia e si decide solo negli ultimi quaranta secondi. I siciliani hanno saputo soffrire nei momenti delicati, uscendo alla distanza con tutti i loro uomini migliori e trovando nel finale, in maniera chirurgica e decisiva, i canestri utili a conquistare una fondamentale vittoria esterna. 

Risorge Roseto, Lucca in rimonta – Continua anche nell’ultima gara dell’anno il folle campionato di Roseto che dopo aver vinto nettamente a Treviglio ed essere, invece, letteralmente crollata in casa con Matera, si dimostra squadra più affidabile lontano dal PalaMaggetti. Gli uomini di Trullo, nell’unica vittoria esterna della domenica, “rullano” letteralmente una Firenze tornata a mostrarsi in tutta la sua incertezza, e tornano a respirare dopo una settimana decisamente complessa, nonostante la perdurante assenza di Metreveli. Dopo due quarti passati ad inseguire (37-46), guidata dai suoi due americani che segnano equamente 44 punti in coppia, l’Archantea di Mecacci batte una rimaneggiata Chieti (assenti Raschi e Comignani, non rinnovato il mensile a Bonfiglio) cui non basta un Soloperto da 29 punti e, probabilmente, finora il miglior pivot del campionato.

Solo vittorie casalinghe – Il resto della giornata ha visto solo vittorie casalinghe, con alternanza di gare equilibrate e conclusesi nettamente. Vince in maniera convincente, uscendo bene nel secondo tempo, Treviglio su Recanati mentre deve soffrire fino all’ultimo minuto (73-71) la Paffoni di Di Lorenzo nell’anticipo di sabato per avere ragione di una coriacea Casalpusterlengo, agganciata proprio da Omegna a quota 16 in classifica. Continua, inoltre, il buon momento di Mantova che torna a far bottino pieno anche davanti al pubblico amico (appena la seconda vittoria stagionale, a fronte delle cinque in trasferta) contro una Reggio Calabria ancora poco decifrabile (esordio per Monaldi) e soprattutto sempre a secco di vittorie lontano dal parquet di casa.

La Bawer si ferma – Si interrompe proprio sul più bello il sogno della quinta vittoria consecutiva e di un capodanno al secondo posto per la squadra di Benedetto. In una partita bella e tesa, come prevedibile risolta solo nel finale, Matera fallisce troppo volte soprattutto da lontano il colpo del ko e subendo, giustamente, tutti i canestri decisivi della squadra di Ciani. Troppo soli i due americani e Iannuzzi per far fronte ad un quintetto che ha meglio distribuito le sue opzioni in attacco, mentre pesa in maniera evidente la scarsa lucidità nei minuti finali che ha prodotto solo due punti negli ultimi tre minuti ed è sfociato nella fatale palla persa sull’ultimo possesso, prima della decisiva bomba di Piazza.

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