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DUE tecnici stranieri in ballo per la panchina del Potenza. Situazione inedita, che sta prendendo piede in queste ore. Un serbo e un brasiliano, entrambi da tempo trapiantati in Italia. La prima strada rappresenta una sicurezza. Ranko Lazic – che a Potenza ci vive da anni – ha fallito con il Francavilla lo storico approdo ai playoff consacrandosi comunque tra i tecnici più preparati della Serie D. Al punto da stuzzicare l’interesse anche al piano di sopra (Matera e Foggia). 

Lazic è da qualche settimana nel mirino del club di Occhinegro e Grignetti. Ci sono stati almeno un paio di contatti ma l’allenatore originario di Belgrado non ha voluto approfondire per rispetto al Francavilla, rinviando ogni discorso alla conclusione degli impegni agonistici. In settimana le parti si aggiorneranno nuovamente. Per Lazic la panchina del Viviani sarebbe il coronamento di quella che ormai è una carriera di lungo corso in D, dove non ha mai vinto ma ha raggiunto (specie nel ciclo in riva al Sinni) sempre buoni risultati, alla guida di squadre giovani e competitive.

Un profilo che però andrebbe in conflitto con l’identikit del nuovo allenatore del Potenza tracciato da Occhinegro nell’ultima conferenza stampa. Si è parlato infatti di ampi poteri in capo a Beppe Materazzi, investito del ruolo di direttore tecnico, con delega alla supervisione sull’allenatore. Situazione accettabile per un tecnico alle prime armi, non per chi da tempo si è messo in proprio e non ha bisogno di un tutor. 

Se dovesse passare questa linea, sarebbe logico aspettarsi un fedelissimo di Materazzi. Ed è così che nelle ultime ore alcuni procuratori hanno associato al Potenza il nome di José Marcelo Zé Maria. Dopo aver chiuso nel 2009 la carriera da calciatore, l’ex difensore brasiliano ha scelto di rimanere in Italia avviando la carriera da allenatore. Fino ad oggi senza particolari squilli. Nel 2010 è subentrato in corsa alla guida del Città di Castello (serie D) terminando la stagione all’undicesimo posto. 

In estate accettò poi l’offerta del Catanzaro in Seconda Divisione, trovandosi però coinvolto nel fallimento del club giallorosso. Gestisce una scuola calcio a Foligno e nel 2012 ha conseguito il patentino di prima categoria Uefa Pro. 

Da giocatore, ha vissuto insieme a Marco Materazzi la prima parte dell’avventura con il Perugia di Cosmi, poi due stagioni all’Inter di Mancini (dal 2004 al 2006). 

Il campione del mondo di Berlino e il brasiliano vantano buoni rapporti e nello scorso dicembre hanno partecipato nella stessa squadra a un torneo di calcio a 5 con finalità benefiche, proprio a Perugia. Da Marco a Beppe, segnalazione in famiglia. 

Twitter @pietroscogna

 

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