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SETTIMANA decisiva, da “o la va o la spacca”, per intenderci. Oltre venerdì non si può andare. Perchè se da un lato sembra abbastanza scontato che il Potenza il giorno 11 perfezioni la sua iscrizione alla Serie D – come ci ha garantito qualche giorno fa il presidente Grignetti, il vero nocciolo della questione è un altro: cosa accadrà da sabato in poi?

La società: occorre fare questa benedettissima società per cercare di delineare un futuro che sia quantomeno certo. Indipendentemente se e in quanto tempo si riuscirà a tornare tra i professionisti. E’ giunto il momento di dare una forma di vita plausibile a un progetto chiaro e, soprattutto, duraturo.

Il presidente Grignetti, gli va ascritto merito per l’amor di Dio, si sta dando da fare perchè soprattutto vuole stare tranquillo. Non vuole fare la stessa fine di Capobianco, per capirci. Ma sta commettendo, a nostro avviso, l’errore di tenere  aperti più fronti paralleli e inconciliabili tra di loro.

Restiamo pronti a receperire qualsiasi smentita, qualora sia veritiera e supportata da fatti, ma ci corre l’obbligo da cronisti di raccontare quello che si dice della “situazione Potenza” di queste ore.

Ufficialmente la posizione di Grignetti è che i primi giorni di questa settimana saranno quelli giusti per ufficializzare il matrimonio con Notaristefani, Chiaradia e Corvezzo. La sensazione è che, comunque, l’apporto monetario del gruppo che si va creando non sia sufficiente per garantire un anno intero di Serie D. Forse utile per cominciare e poi darsi da fare oltre, ma per arrivare fino al termine non di certo. E questo in virtù di apporti decisamente inferiori rispetto a quelli che ci si attendeva. Sta covando qualcosa sotto la cenere? Ossia: si sta pensando ad aprirsi ulteriormente a Potenza e a quanti intendano riavvicinarsi al calcio? Lo sapremo a breve, anche perchè questa indicata è la pista assolutamente più gradita alla piazza,

Precisazione doverosa perchè il nome del ds bernaldese  Saverio Zaza è tutt’altro che scemato. Zaza, lo abbiamo già scritto, è Benedetto, ha un programma tecnico già definito, assolutamente inconciliabile tanto con le idee di Chiaradia e Notaristefani, quanto con un’ipotetica apertura alla piazza di Potenza. Intesa tanto come tifoseria, quanto come entourage imprenditoriale.

E poi c’è dell’altro: le voci dalla Campania sono assai insistenti. Da Eboli in particolare, e rimandano a un ritorno in campo di Giovanni Ferrara che, lo ricordiamo, ha dato a Grignetti il Rossoblù Potenza. E attorno a Ferrara si muoverebbero alcune persone già viste in passato a Potenza.

Diverse le strade che si prospettano, quindi: l’importante è – come al contrario già accaduto – non imboccare quella che conduce al dirupo.

a.pecoraro@luedi.it

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