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E’ entrato nella storia del calcio lucano. Simone Zaza è il primo calciatore nato in Basilicata a segnare un gol con la maglia della Nazionale italiana di calcio.

Dopo l’esordio positivo con l’Olanda a Bari, l’attaccante di Metaponto ha segnato contro la Norvegia nella gara di qualificazione agli Europei.

Sono bastati 16 minuti di gioco per l’attaccante del Sassuolo per segnare il gol dell’1-0. Zaza prova la conclusione, tanto potente quanto precisa e la deviazione di Nordtveit manda la palla  in fondo alla rete.

Un gol storico che sicuramente sarà stato celebrato dalla famiglia di Simone, incollata alla TV per seguire le gesta del campione lucano.

E non finisce qui. Dopo il raddoppio di Bonucci, Conte chiama il cambio: vuole fuori Florenzi, ma la lavagnetta del quarto uomo s’inceppa e si ferma sul numero 7 e non arriva all’8. Così Zaza sta per uscire, ma i compagni e lo stesso Conte si accorgono dell’erorre e quindi interrompe il cambio. Ed è così che nell’azione successiva il talento delle tavole Palatine inizia una nuova manovra d’attacco sulla quale colpisce con forza la traversa, che gli nega di fatto la sua personale doppietta.

Simone si fa poi male, ma stringe i denti e resta in campo. Giusto il tempo di avere un’altra occasione da gol. Dribling ubriacante, che fa fuori i difensori norvegesi. Una volta dinanzi al portiere, Zaza tira fuori dal cilindro il colpo sotto che pian piano va verso la porta alla ricerca della personale doppietta, ma sulla linea la difesa norvegese salva, negando ancora una volta la doppietta al talendo lucano.

Poi quando il cronometro segna 83 minuti, Zaza viene sostituito (questa volta per davvero) da Mattia Destro.

A fine gara, Alessandro Antinelli avvicina Simone Zaza per le telecamere della Rai: «E’ stata una gara diversa rispetto a quella con l’Olanda. Forse gli olandesi erano anche più forti tecnicamente, ma abbiamo avuto delle difficoltà con i norvegesi. Poi siamo riusciti a sbloccare il match e vincere la partita. Per quanto mi riguarda sto vivendo una settimana da sogno. Adesso punto a rimanere in questa squadra, con la Nazionale, e continuare a fare bene. Il Mondiale? E’ ormai passato. C’erano tanti attaccanti già affermati, ma non voglio parlare del passato. Giocare da attacante con Conte? E’ molto faticoso, ma è giusto che il mister ci chieda questo. Bisogna continuare su questa strada».

E’ lui la vera star azzurra. Gol, assisst, giocate d’alta scuola in sole due partite in azzurro. E il fatto che anche i colleghi della Rai scelgano lui per analizzare la partita, ancora prima di parlare con il tecnico Antonio Conte la dice tutta.  La Basilicata e l’Italia tutta hanno trovato il loro eroe.

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